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Alta Velocità a Parma, la Ministra De Micheli: "Lo studio di fattibilità si farà"

Nonostante il parere contrario dell'esecutivo e la bocciatura in commissione Bilancio alla Camera dell'emendamento della Lega che chiedeva cinque milioni per finanziarlo

Lo studio di prefattibilita' chiesto da Parma al Governo su una eventuale nuova della stazione dell'alta velocita' nei pressi del polo fieristico di Baganzola si fara', nonostante il parere contrario dell'esecutivo e la bocciatura in commissione Bilancio alla Camera dell'emendamento della Lega che chiedeva cinque milioni per finanziarlo. A dirlo e' oggi a Reggio Emilia il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli (che lo aveva promesso in inverno ai parmigiani) esprimendo pero' pesanti riserve sul fatto che la nuova infrastruttura possa essere effettivamente realizzata.

"Parma ha chiesto, e io avevo assentito a questo e abbiamo peraltro cominciato a lavorare con Rete ferroviaria italiana, di provare a immaginare uno studio di prefattibilita' su una fermata dell'alta velocita', a servizio sostanzialmente del polo fieristico. Noi faremo questo studio fattibilita'", dice De Micheli. Ma "e' del tutto evidente che noi abbiamo una stazione in linea (la Mediopadana di Reggio Emilia, ndr) e dobbiamo tener conto dei costi benefici del tutto, non tanto del costo puntuale di un'eventuale nuova stazione, ma del fatto che i treni per fermarsi determinano un rallentamento complessivo". Bisogna valutare "l'impatto che c'e' sul resto della rete, non solo quella puntuale". E quindi, dice il ministro, "io credo che nel giro di qualche mese si terminera' questo studio che non e' una novita' nelle nostre discussioni". Tuttavia, conclude De Micheli, "dobbiamo fare il bene di Parma, ma anche quello di tutto il sistema trasportistico e quindi questa eventuale valutazione andra' fatta tenendo tutto questo in considerazione".

Alquanto tiepido anche Maurizio Gentile, amministratore delegato e direttore generale di Rfi: "Lo studio di prefattibilita'- spiega- significa mettere a confronto delle soluzioni progettuali, nel caso specifico non solo i benefici. Il tema vero e' quello trasportistico, cioe' cosa significa avere molte fermate su una linea che ne dovrebbe avere poche proprio per garantire la rapidita' del trasporto ad alta velocita'". In realta', "si tratta di fare questo: mettere a confronto alcune soluzioni, fare delle analisi e vedere se puo' andare avanti e a quali condizioni, che sono prevalentemente trasportistic... prima ancora che infrastrutturali o di finanziamento". Il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, dal canto suo, rimarca: "La Mediopadana non e' solo la stazione di Reggio Emilia, ma anche di Parma, Piacenza, Modena, Mantova e forse anche Verona, cioe' di un ambito mediopadano in cui ha avuto un senso trasportistico localizzare qui l'unica stazione in linea". Ma "ha avuto un senso anche molto potente nel simboleggiare il punto di riferimento del lavoro che un sistema di citta' puo' fare insieme, lasciandosi alle spalle antichi campanilismi competitivi e scegliendo fino in fondo la via della collaborazione per diventare a tutti gli effetti un sistema policentrico in grado di competere sullo scenario europeo". Questa collaborazione, dice Vecchi, "c'e' stata a tantissimi livelli: nella Destinazione turistica e nella candidatura a capitale della cultura e credo ci possa e debba essere anche sulle scelte infrastrutturali considerando questo accordo, che rappresentera' certamente un punto di svolta, come il punto di partenza di un sistema policentrico a cui ogni citta' potra' conferire le sue competenze distintive". (Agenzia Dire) 


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