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Giorno della Memoria, il Rettore dell'Università di Parma Paolo Andrei: “Il dovere di ricordare”

Il messaggio di Paolo Andrei per il 27 gennaio

Paolo Andrei, Rettore dell'Università di Parma

Il messaggio del Rettore dell'Università di Parma per la Giornata della Memoria. "Il 27 gennaio è una data che ciascuna e ciascuno di noi deve avere ben scolpita dentro di sé, una data che entra nell’intimo di ogni persona. La tragedia collettiva che quel giorno vuole ricordare – le deportazioni, le persecuzioni, le torture, le vite straziate, il dramma dei lager, le camere a gas e tutti gli orrori della Shoah – è tragedia universale e proprio per questo di ogni persona, affinché dalla memoria possano scaturire la testimonianza e l’impegno personale per sconfiggere l’indifferenza.

Abbiamo letto nei giorni scorsi dello sconforto della Senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, che ha detto: “Una come me è pessimista. Una come me ritiene che tra qualche anno ci sarà una riga tra i libri di storia e poi più neanche quella”.

Noi tutti e tutte, in primis le Università e le altre istituzioni culturali, abbiamo il dovere di scongiurare questa prospettiva, e di combattere l’oblio, le derive e addirittura i negazionismi.

Abbiamo il dovere di ricordare. Per onorare le vittime della Shoah; per ribadire a quale grado di inumanità siano arrivati gli esseri umani; perché quello che è accaduto non succeda mai più.

Questo dovere, e la sua trasmissione alle giovani generazioni, è parte sostanziale e irrinunciabile del nostro essere Università, consapevoli che la memoria è il primo seme per agire nell’oggi e per costruire un futuro giusto, poggiato su fondamenta solide di verità".


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