Cronaca

Maltempo, nuova allerta piena per il Po per Parma, Piacenza e Ferrara

Nuova allerta per la piena del Po. L'Agenzia Regionale di Protezione Civile ha diramata la nuova allertta a partire dalle ore 12 di domenica 16 novembre 2014

Nuova allerta per la piena del Po. L'Agenzia Regionale di Protezione Civile ha diramata la nuova allertta a partire dalle ore 12 di domenica 16 novembre 2014. 

"A causa delle intense precipitazioni delle ultime ore -si legge nel documento- che hanno provocato nuovi fenomeni di piena degli affluenti appenninici piemontesi ed in diversi affluenti alpini lombardi e delle possibili ulteriori condizioni di maltempo, che potrebbero coinvolgere anche gli affluenti emiliani, sulla base delle previsioni e delle indicazioni operative di AIPo,  sono previsti significativi innalzamenti idrometrici in tutte le sezioni del fiume Po. Già a partire da queste ore alla sezione di Piacenza si stanno registrando significativi incrementi di livello. Il raggiungimento del colmo di piena nella sezione di Piacenza è previsto nella tarda serata/nottata di oggi con un livello previsto di circa 8 metri, superiore di circa 1 metro rispetto al precedente colmo transitato nella notte tra il 13 e il 14 novembre.  Progressivamente l'effetto delle nuova onda di piena verrà registrato in tutte le sezioni di valle.

Aree o elementi interessati: FIUME PO FE - Comuni di: BERRA (FE); BONDENO (FE); FERRARA (FE); MESOLA (FE); RO (FE); GORO (FE); FIUME PO PC - Comuni di: CALENDASCO (PC); CAORSO (PC); CASTEL SAN GIOVANNI (PC); CASTELVETRO PIACENTINO (PC); MONTICELLI D'ONGINA (PC); PIACENZA (PC); ROTTOFRENO (PC); SARMATO (PC); VILLANOVA SULL'ARDA 
(PC); FIUME PO PR - Comuni di: COLORNO (PR); MEZZANI (PR); POLESINE PARMENSE (PR); ROCCABIANCA (PR); SISSA TRECASALI (PR);ZIBELLO (PR)

Il nuovo colmo di piena avrà sicuramente valori superiori alla soglia 3 (criticità elevata), mantenendo una prolungata permanenza degli stessi sulle arginature sia maestre che golenali. E' necessaria quindi un'attenta attività di monitoraggio delle arginature al fine di prevenire/intervenire prontamente su eventuali fenomeni di filtrazione/sifonamento.I livelli massimi registrati e previsti e la loro permanenza nel tempo non consentono di escludere criticità localizzate in particolare sulle arginature golenali chiuse".


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