Cronaca

Banca Monte, verso 40 esuberi. 'Assedio' a Palazzo Sanvitale

Giornata di sciopero per i lavoratori di Banca Monte. Prima assemblea al cinema Astra, poi corteo per le vie del centro, fino all'ingresso di Palazzo Sanvitale. "Vergogna, vergona": proteste contro l'annuncio dei tagli

Prima giornata di sciopero e di lotta per i lavoratori di Banca Monte che dalle ore 9.30 sono all'interno del cinema Astra per partecipare ad un'assemblea che precede un corteo che partirà tra poco dal piazzale antistante il cinema. Le rivendicazioni sono contro il piano di Intesa San Paolo che penalizza i lavoratori locali di Banca Monte Parma. Il prossimo sciopero dei lavoratori di Banca Monte sarà il 2 maggio. 

IL CORTEO E L'ASSEDIO. Al termine dell'assemblea, finita con l'approvazione all'unanimità dell'Ordine del Giorno proposto dalle organizzazioni sindacali i lavoratori si sono mossi per un corteo tra le vie del centro. Sono passati in via Farini, fino a giungere in piazza Garibaldi. "Vergogna, vergogna. Intesa licenzia 40 giovani ma i dirigenti prendono 5 mila euro al giorno" hanno scandito i lavoratori che, armati di fischietti, bandiere e striscioni si sono raccolti nella piazzetta di fronte alla Carisbo in piazza e poi si sono recati davanti alla filiale di Banca Monte in via Garibaldi, fino a giungere in corteo davanti a Palazzo Sanvitale, sede della Fondazione Banca Monte.

LAVORATORI DAVANTI AL 'PALAZZO': 'VERGOGNA' 

Qui hanno 'assediato' pacificamente l'ingresso per fare pressioni sui dirigenti in merito al piano di Intesa San Paolo che prevede 40 licenziamenti o, in alternativa, la rinuncia da parte di tutti i lavoratori alla contrattazione di secondo livello. Ciò significa riduzione degli stipendi e stop alle retribuzioni integrative. Per questo oggi i lavoratori erano indignati ed hanno scandito slogan davanti al 'Palazzo'. Il prossimo appuntamento è previsto per il 2 maggio quando, probabilmente, si terrà un presidio a Milano. 

LO SCIOPERO E' RIUSCITO. Dal palco è stato comunicato che non risultano filiali della Banca Monte Parma aperti. "E' un grande successo, lo sciopero è riuscito. Se non lavoriamo noi, non lavorano nemmeno loro". ​Solo ieri l'invio di una lettera, da parte di Intesa San Paolo, con l'annuncio della volontà di tagliare 2,1 milioni di euro di costo del lavoro, che coinciderebbero a circa 40 esuberi. Nella lettera -come sottolineato dai rappresentanti sindacali durante l'assemblea in corso- si legge che i licenziamenti potrebbero essere 20 se, a partire dal 1° maggio, tutti i lavoratori rinuncino alla contrattazione di secondo livello.


Si parla di