Cronaca

Sgominata banda di ladri di gasolio: utilizzavano un Jammer per agire indisturbati

Cinque ordinanze di custodia, 4 ai domiciliari e una in carcere per cittadini moldavi con precedenti penali. Un potente dispositivo elettronico è stato trovato a casa di uno dei sospettati: 13 episodi accertati

Le indagini si sono svolte in un tempo molto breve, da marzo a maggio 2013 ma quello che i Carabinieri hanno scoperto, oltre ad aver sgominata la banda di moldavi che faceva razzia di carburante nelle ditte e nei cantieri della provincia di Parma, è un vero e proprio traffico al mercato nero del carburante, venduto a prezzi scontati in quanto provente dell'attività di furto. L'operazione Attila è arrivata a conclusione con l'esecuzione, da parte dei militari della Compagnia di Parma, di cinque misure di custodia cautelare, quattro ai domiciliari e una in carcere: si tratta di cittadini moldavi accusati di far parte della banda criminale che, in almeno tredici episodi accertati, ha prelevato ingenti quantità di carburante dai mezzi in sosta nei cortili delle ditte o nei cantieri per un totale di 8.350 litri di combustibile sottratto.

Si tratta di una costola dell'operazione Centauro. Gli arrestati, che parlavano al telefono e si mettevano d'accordo per andare a lavorare si occupavano invece, coperti dal buio della notte, di ripulire i serbatoi dei mezzi, non disdegnando nemmeno il furto degli stessi, come in due casi. Una volta arrivati sul posto, dove di solito veniva effettuando un sopralluogo nel pomeriggio, rompevano le recinzioni, danneggiavano ruspe, furgoni e trattori e riempivano decine di taniche, in meno di mezz'ora. Sono stati denunciati per ricettazione anche 12 persone, tra cui tre italiani, che hanno comprato il carburante a prezzo agevolato. Il carburante veniva venduto a ditte, officine e privati: un vero e proprio mercato nero in provincia di Parma. 

IL JAMMER - A casa di uno dei malviventi è stato ritrovato un grosso jammer, un dispositivo elettronico utilizzato per rendere inutilizzabili le onde radio nel giro di circa 200 metri: in questo modo cellulari, radio, allarmi erano disattivati, consentendo ai criminali di operare in assoluta sicurezza. Solo chi stava compiendo quelle azioni poteva conoscere la situazione. Lo strumento, di probabile fabbricazione dell'Est Europa, è un dispositivo nato con finalità di sicurezza ed utilizzato dalle forze dell'ordine. Durante le perquisizioni sono stati trovati 400 litri di carburante, una pistola a salve a cui era stato tolto il tappo rosso, 5 proiettili veri di calibro 7.65.  

In un caso i ladri hanno cercato, senza riuscirvi, anche di sottrarre i pannelli fotovoltaici di un'azienda, hanno rubato anche un furgone utilizzato da un gazzettiere. Gli arrestati sono tutti moldavi, di età tra i 25 e i 30 anni, domiciliati a Parma, tutti avevano precedenti, Le perquisizioni sono state effettuate in centro città: il carburante sequestrato era stipato nei garage e nelle cantine dei sospettati. 


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