Cronaca

Pescatori di frodo di notte nella golena del Po: una barca e 600 metri di reti illegali

Blitz dei Carabinieri forestali alle 2.30 di notte nel territorio di Polesine Zibello: a bordo della barca un quintale di pesce già pronto per il mercato dell'Est

Pescavano di notte, con una piccola barca, un gommone e altri due mezzi nella golena del Po, senza alcuna autorizzazione e senza rispettare i regolamenti per le reti, oltre alle norme igienico sanitarie. I Carabinieri della stazione di Polesine-Zibello, insieme ai Carabinieri Forestali di Colorno hanno portato a termine un blitz contro i pescatori di frodo, nella notte tra l'8 ed il 9 marzo. I militari, che stavano pattugliando la zona, hanno notato alcuni mezzi nei pressi della golena e si sono avvicinati. Quattro pescatori di frodo rumeni era impegnati a pescare siluri e carpe, utilizzando una piccola barca, un gommone ed un furgone, sul quale avrebbero dovuto caricare il pesce: stavano utilizzando circa 600 metri di reti illegali, che non rispettano la normativa. UN QUINTALE DI PESCE 

L'arrivo delle forze dell'ordine ha interrotto la loro attività: i pesci presenti sulla barca, per un peso di circa in quintale, erano ancora vivi e sono stati rigettati nel fiume. Per i quattro è scattata una sanzione amministrativa per bracconaggio ittico, il sequestro dei mezzi, che verranno poi confiscati, e la proposta, per loro, del foglio di via obbligatorio. I quattro, tutti domiciliari a Ravenna, hanno dai 22 ai 49 anni ed erano in trasferta. Il pesce sarebbe andato ad alimentare un mercato sicuro: quello dell'Est, dove la carne di siluro è considerata pregiata. Gli inquirenti non escludono però che il pesce sarebbe potuto finire anche sulle nostre tavole. 


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