Cronaca

Operazione Golf Blu, in manette altri due pusher dei parchi: cessioni per 90 mila euro in un anno

La Guardia di Finanza, dopo mesi di indagini, ha assicurato alla giustizia altri due spacciatori, dopo i sette arrestati nell'ambito dell'operazione Parco Sicuro: sequestrati 220 grammi di cocaina. Clienti tra i 19 e i 50 anni: imprenditori, operai e professionisti

La Guardia di Finanza di Parma ha arrestato due spacciatori di cocaina di nazionalità nigeriana, che rifornivano il mercato parmigiano di polvere bianca e che si occupavano anche dello spaccio a domicilio. L'operazione, portata avanti negli ultimi mesi grazie ad un fitto lavoro d'indagine, ha preso avvio dagli arresti dell'operazione 'Parco sicuro' che aveva portato, nel mese di giugno, all'arresto di sette nigeriani per spaccio di sostanze stupefacenti. I finanzieri hanno deciso di proseguire le indagini per cercare di identificare chi riforniva di cocaina i pusher di strada in bicicletta. I due nigeriani arrestati non utilizzavano la bicicletta ma si muovevano a bordo di una Golf blu: erano dei grossi spacciatori che, nel corso di un anno, hanno ceduto droga per un calore di quasi novantamila euro. LE INDAGINI 

La Guardia di Finanza di Parma, oltre ad assolvere quotidianamente lo specifico mandato istituzionale quale organo di Polizia economico-finanziaria, mantiene alta l’attenzione nel contrasto ai principali fenomeni illeciti che incidono negativamente sulla collettività cittadina e su quella dei comuni della provincia, tra i quali il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Nei giorni scorsi i militari della Compagnia di Parma hanno eseguito una specifica ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale, traendo in arresto due individui, U.S. e A.M., entrambi trentenni di nazionalità nigeriana. Le due misure restrittive si inquadrano in una più vasta operazione di polizia, denominata “Parco sicuro”, realizzata per il contrasto al traffico di sostanze stupefacenti all’interno del parco “Ferrari” ed in altre zone della città quali, in particolare, via Montanara, via Jacchia e via Paradigna.

Lo sviluppo - su disposizione della locale Procura della Repubblica - degli elementi investigativi acquisiti nel corso della prima fase dell’operazione, conclusasi nel 2016 con l’arresto di sei spacciatori, ha consentito - ai finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia - di individuare due ulteriori responsabili. Determinante, in tal caso, si è rivelata l’analisi forense dei telefoni cellulari sequestrati, in virtù della quale è stato possibile risalire ai due soggetti tratti in arresto nelle ultime ore. Questi ultimi, risultati essere i principali componenti dell’organizzazione, non solo avevano rifornito di stupefacenti i sei sodali in precedenza arrestati, ma essi stessi erano dediti al minuto spaccio: agivano, acquisendo ordinativi via telefono e rifornendo i clienti tramite una vera e propria “consegna a domicilio”, a Parma ma anche in altri comuni limitrofi, tra i quali in particolare Montechiarugolo. Per gli spostamenti, utilizzavano solitamente un’autovettura “Golf” di colore blu. Nel complesso, l’operazione “Parco Sicuro” ha consentito, ad oggi, l’arresto di otto malviventi; si tratta di quattro nigeriani colti nella flagranza di reato e di quattro ulteriori individui (un tunisino, un italiano residente in città e due nigeriani) destinatari di ordinanze di custodia cautelare. Sono stati inoltre denunciati a piede libero nove individui, tutti di nazionalità nigeriana, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. I CLIENTI

38 persone, sorprese - per lo più nelle immediate adiacenze del parco “Ferrari” - in possesso di modiche quantità di droga, sono state segnalate alla Prefettura quali abituali assuntori; si tratta di soggetti con età compresa tra 19 e 50 anni, tra i quali professionisti, imprenditori ed operai. Nel corso delle numerose perquisizioni domiciliari e veicolari eseguite di iniziativa, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 220 ovuli di cocaina, pari a circa 211 grammi, 128 grammi di hashish, 11 grammi di marijuana, 4 grammi di eroina, 4 bilancini di precisione, diversi grammi di polvere utilizzata per il taglio dello stupefacente, 31 telefoni cellulari, 4 personal computer nonché circa 13.000 euro in contanti, presumibile provento dello spaccio.


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