Cronaca

Inceneritore, Iren risponde al boicottaggio e porta la Gcr in tribunale

L'associazione: "Abbiamo parlato di denaro e finalmente abbiamo avuto una risposta. Ci portano in tribunale. Per essere sicuri di recare il maggior danno possibile, hanno denunciato anche i tre ideatori della campagna"

La campagna di boicottaggio di Iren, lanciata dall'Associazione Gestione Corretta Rifiuti lo scorso 18 aprile, è costata una denuncia per il comitato che si batte contro la costruzione dell'inceneritore di Ugozzolo ad opera della multiutility. In realtà, il ricorso d'urgenza presentato da Iren al tribunale per far togliere i manifesti della campagna "Boicottiren" dalle strade di Parma, è stato respinto dal giudice che ha invece voluto incontrare le parti per un udienza il prossimo 31 maggio.

"Passiamo tutti ad un altro gestore" è l'invito riportato sui cartelloni 140X200 attaccati un po' ovunque in città. L'azione, giudicata da Iren denigratoria e lesiva della propria immagine, ha fatto scattare la denuncia che per ora resta in ambito civile, ma potrebbe anche sconfinare nel penale.

In una nota inviata dalla Gcr si legge: "Riguardo all'inceneritore (ndr), noi abbiamo anche esaminato le alternative, gli aspetti tecnici, le conseguenze economiche, i danni ambientali, le ricadute occupazionali e, soprattutto, i rischi sanitari. Ci hanno risposto con il silenzio, doloroso per noi cittadini convinti di avere diritti. Allora abbiamo chiamato gli altri cittadini.

Abbiamo chiesto loro di boicottare Iren, di passare ad un altro gestore di energia e gas, per non contribuire con le nostre bollette alla costruzione dell'inceneritore. Abbiamo parlato di denaro e finalmente abbiamo avuto una risposta. Ci portano in tribunale.
Per essere sicuri di recare il maggior danno possibile, non solo Iren ha denunciato l'associazione per la campagna Boicottiren, ma sopratutto ha citato in giudizio i tre ideatori della campagna, rei di aver suggerito alle persone di esercitare il loro diritto di consumatori consapevoli".


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