Incidenti stradali

"Quel tratto di strada è pericoloso e poco illuminato"

Dopo la tragica morte di Filippo Ricotti, travolto a Cascinapiano prima della fermata dell'autobus i residenti protestano per le condizioni di scarsa sicurezza della strada

"In quel tratto di strada quando c'è buio non si vede niente ed è pericoloso. Non lo dico oggi solo perchè è morto un ragazzo ma lo ripeto da tempo. Ed insieme a me anche altre persone che abitano in zona: nessuno ci ha ascoltato". I residenti di Cascinapiano e delle zone limitrofe, gli utenti degli autobus che arrivano alla fermata, vicino alla quale è stato travolto ed ucciso Filippo Ricotti protestano per la scarsa sicurezza della strada. Qui, a pochi passi dalla pensilina si vedono ancora i segni, tracciati sull'asfalto dagli agenti della Polizia Municipale per i rilievi dell'incidente e le tracce di sangue.

Un 17enne, amato da tutti e molto conosciuto in paese, ha perso la vita per l'impatto fatale con un'automobile, un'Alfa 147 nera che stava procedendo in direzione Langhirano, alle 7.15 della mattina del 17 gennaio 2017, quando c'era ancora buio e la visibilità non era delle migliori. L'auto è stata sequestrata ma il conducente è risultato negativo all'alcooltest, a cui è stato sottoposto, come prevede la legge. L'illuminazione del tratto interessato è proprio la richiesta che da tempo portano avanti i residenti ed ora vedersi strappare via così un ragazzo fa male, al solo parlarne. Ma la raccolta firme era stata fatta: la risposta invece non è mai arrivata. 


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