Cronaca

Iren, sgombero degli uffici occupati: 65enne ferita al braccio

Presidio di un centinaio di persone davanti a Iren: 'Chiediamo una moratoria'. E poi occupano gli uffici: 'Non ce ne andiamo finche' non ci ricevono'. Ma i dirigenti di Iren sono a Reggio Emilia

Il fermo di un manifestante

Occupati gli uffici di Iren in strada Santa Margherita. Un centinaio di attivisti e sfrattati sono entrati negli uffici dopo il presidio davanti alla sede convocato stamattina alle ore 11: all'interno, insieme a chi non ha più una casa, ci sono anche persone a cui sono state staccate le utenze domestiche. I manifestanti hanno chiesto una moratoria sul distacco delle utenze di luce e gas e un incontro con i dirigenti di Iren, ma i dirigenti sono a Reggio Emilia. Gli attivisti sono comunque rimasti all'interno dei locali anche dopo l'orario di chiusura. Sul posto il presidio di Carabinieri e Polizia.

AGGIORNAMENTI

Ore 19.15. Tutti gli attivisti sono stati rilasciati dalla Questura di Borgo della Posta: il presidio dei manifestanti in solidarietà ai fermati si è sciolto. 

FERITI. Due persone in ospedale: una donna di circa 65 anni ha riportato alcune ferite ad un braccio durante lo sgombero, una seconda donna ha avuto un malore ed è stata portata in ospedale. La prima è stata dimessa, la seconda si trova ancora in codice rosso ma la situazione è sotto controllo

INCONTRO CON IREN LUNEDI'. Il senatore Giorgio Pagliari del Pd si è recato in Questura durante il presidio degli attivisti: ha incontrato il Questore e ha comunicato ai manifestanti che luned' pomeriggio alle ore 17 è stato fissato un incontro con i dirigenti di Iren per affrontare la questione della moratoria per i distacchi di luce e gas. 

Ore 16. I manifestanti vengono rilasciati. Tra loro anche Cristina Quintavalla della Commissione di Audit sul debito pubblico. Al momento stanno lasciando uno alla volta gli uffici della Questura. Per loro i reati contestati sono: interruzione di pubblico servizio, violenza privata, invasione di edificio. Il loro avvocato ha dichiarato che "per nessuno di questi reati è previsto il fermo, nemmeno facoltativo". Intanto davanti alla Questura una trentina di persone circa stanno presidiando in favore dei ragazzi fermati.​

Alle 14.45 gli uffici sono stati sgomberati mentre i manifestanti che erano rimasti all'interno, 25 in tutto, sono stati caricati sui furgoni della Polizia e portati in Questura. Alcuni sono stati portati sulle auto della Polizia. Prima dell'intervento dei poliziotti i giornalisti sono stati fatti uscire: non hanno così potuto assistere allo sgombero. 

Il consigliere Fabrizio Savani, presidente della Commissione Ambiente, contattato telefonicamente dagli occupanti, ha assicurato che la questione verrà affrontata all'interno del prossimo Consiglio Comunale. "Savani ci ha detto che è disposto ad aprire un Tavolo per attivarsi per far si che ci possa essere una moratoria sui distacchi -commenta Luigi Iasci, uno dei manifestanti dell'Assemblea Permanente No inceneritore". 

Presenti attivisti della Rete Diritti in Casa e dell'Assemblea No inceneritori che hanno anche posizionato uno striscione ai cancelli, lo stesso utilizzato in occasione dell'occupazione dell'inceneritore di Ugozzolo: 'i vostri profitti, i nostri tumori'. Ci sono le tute bianche con le bandiere No inceneritore. Le forze dell'ordine sono giunte sul posto: ci sono auto dei Carabinieri, dei Vigili Urbani e della Polizia Municipale: per ora la situazione è tranquilla non si sono contatti.

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LA NOTA DI IREN

"A causa della manifestazione svoltasi questa mattina presso la sede di Strada Santa Margherita a Parma, Iren Emilia si è vista costretta ad  interrompere le attività di gestione Clienti, anche in considerazione dell’esigenza di tutelare i propri lavoratori e degli ingenti danni subiti nel corso della manifestazione dello scorso 16 novembre.

Nello scusarsi con i cittadini per il disagio, la Società, nella persona del suo Amministratore Delegato, si rende fin d’ora disponibile, come ha sempre fatto con i soggetti che lo hanno richiesto, ad incontrare tutti i portatori di interesse. I nostri uffici sono sempre pronti a concordare modalità e tempi degli incontri sulla base di “normali” e civili contatti."


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