Cronaca

La rabbia dei ristoratori: "La zona rossa a Natale? E' il colpo finale alle nostre attività"

"Ci avevano detto che il Natale sarebbe stato salvo: con il blocco nei giorni festivi molti perderanno quel poco che avevano ripreso nei giorni della zona gialla"

"Perderemo tutto quello che avevamo iniziato a recuperare in questi giorni di zona gialla, con i locali aperti fino alle 18. Così saremo costretti a chiudere". La rabbia di alcuni ristoratori di Parma per la pubblicazione dell'ultimo decreto, che prevede la zona rossa a Parma e in tutta Italia nei giorni festivi e prefestivi dal 24 dicembre al 6 gennaio e la zona arancione nei giorni feriali è palpabile. Dopo mesi di chiusure obbligate e dopo il succedersi di provvedimenti che hanno cambiato colore alla nostra provincia ora la decisione più temuta: per Natale e per Capodanno niente cene fuori e quantomeno cenoni.

La curva del contagio ha frenato la discesa e il Governo ha deciso la stretta. Per chi vive di questo però non sarà così semplice andare avanti, nonostante gli aiuti. "Sarà un ulteriore colpo, quello di grazia, per noi ristoratori - sottolinea il proprietario di un ristorante in centro storico. In questi giorni siamo riusciti a recuperare qualcosa con i pranzi ma puntavamo tutto sul periodo natalizio. Ci avevano rassicurato che il Natale sarebbe stato 'salvo' ma invece non è così. Ed ora, dopo aver speso soldi per prepararci alle festività siamo costretti a chiudere di nuovo".

"Per fortuna abbiamo aspettato di sapere qualcosa di concreto prima di fare la spesa e per organizzare i cenoni - rivela il gestore di una pizzeria che in questi giorni, come tutti, ha lavorato con i pranzi. Un pò di respiro dopo mesi di blocco. Le perdite da questo punto di vista sono abbastanza ridotto. Invece per quanto riguarda il fatturato il danno è palese: non so come sarà possibile risollevarsi dopo una batosta del genere, che viene dopo tutte le chiusure dei mesi scorsi". 


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