Dopo un lungo lavoro di indagine da parte degli uomini della Scientifica di Bologna e di Parma emergono nuovi particolari sul duplice omicidio di Natale, del quale sono accusati Samuele Turco e suo figlio Alessio, che si trovano ancora in carcere con l'accusa di omicidio volontario. Secondo la ricostruzione degli investigatori le due vittime, Gabriela Altamirano e Luca Manici, detto Kelly, sarebbero stati uccisi con due coltelli diversi. Ci sarebbero anche nuovi elementi a conferma dell'ipotesi della premeditazione. Samuele Turco e suo figlio, secondo questa ricostruzione, avrebbe agito non di impulso ma premeditando il duplice omicidio.  I RISULTATI DELLE INDAGINI 

Dal 4 gennaio padre e figlio sono in stato d'arresto in due carceri differenti: il primo ha deciso di rilasciare delle dichiarazioni agli inquirenti, il secondo si è chiuso nel silenzio. Samuele Turco, nel corso dell'interrogario a cui ha deciso di sottoporsi ha confessato l'omicidio ed ha dichiarato di aver agito non con premeditazione me per impulso e ha cercato di scagionare il figlio Alessio, dichiarando la sua estraneità all'omicidio. La novità più rilevante delle indagini riguarda il ritrovamento di due coltelli: il primo sarebbe stato rinvenuto sul luogo del delitto, appoggiato su un lavandino mentre il secondo è quello che il figlio Alessio ha dichiarato di aver sotterrato in un parco al Montanara, poco distante da casa sua. I DUE COLTELLI

Questo secondo coltello è stato ritrovato proprio grazie alle dichiarazioni del figlio, che ha accompagnato gli inquirenti in zona. Le due vittime sarebbero stato uccise con due coltelli diverse: le coltellate inferte a Luca Manici, detto Kelly, sarebbero partite da un coltello, quelle inferte a Gabriela Altamirano sarebbero partite dal secondo coltello. n caso di conferme si aprirebbero altri scenari: sono stati due mani differenti o la stessa a colpire Gabriela e la Kelly?