Cronaca

Omicidio di Natale: i passi falsi, le messe in scena e il ritorno sul luogo del delitto

Samuele Turco, in carcere insieme al figlio con l'accusa di omicidio aggravato, ha creato consapevolmente una serie di situazioni per coprire le proprie responsabilità: dall'sms all'intervista, fino al finto ritrovamento dei corpi. Perchè si è recato, tre giorni dopo, sulla scena del crimine?

Il duplice omicidio di Natale, a fine dicembre un enigma anche per i poliziotti e gli uomini della Scientifica di Parma e quelli del gabinetto regionale di Bologna, si sta pian piano delinenando ma il quadro non è ancora completo e ci sono molti dettagli sui quali gli inquirenti stanno ancora lavorando. Come prima cosa gli investigatori devono verificare se a compiere materialmente gli omicidi sia stata la mano di una solo persona o di due persone. Stabilire ovvero se le due persone accusate del duplice omicidio, Samuele Turco e il figlio Salvatore Alessio Turco, fossero presenti contemporaneamente all'interno del casolare e se tutti e due abbiano preso parte al delitto. Il figlio ha dichiarato durante un interrogatorio di non aver ucciso nessuno, di essere stato presente nell'area del casolare ma di non aver sferrato le coltellate. In un precedente interrogatorio invece il figlio di 20 anni ha detto di essersi occupato di nascondere e sotterrare il coltello utilizzato dal padre per gli omicidi e di sapere dove si trovavano i cellulari, alcuni tablet delle due vittime e il computer della videosorveglianza.

E proprio dall'analisi dei telefoni cellulari è uscito l'sms che chi ha compiuto l'omicidio avrebbe inviato dal telefono della Kelly, appena uccisa, a Gabriela Altamirano per convincerla ad andare nel casolare di via Angelica. Una volta arrivata la stessa fine è toccata a lei: strangolata ed accoltellata, probabilmente con lo stesso coltello, quello con 18 centimetri di lama, fatto ritrovare dal figlio. Il comportamento di Samuele Turco è sotto i riflettori degli investigatori che cercano qualche dettaglio in più per decodificare il movente dell'efferato omicidio. L'ex compagno di Gabriela è tornato, tre giorni dopo, sul luogo del delitto, ha costruito una messa in scena ed ha finto di trovare i corpi, chiamando la Polizia. Addirittura è entrato nel casolare, scavalcando le reti, quando la Volante era già sul posto. Un comportamento anomalo, un tentativo di inquinare le prove o di cancellare eventuali tracce che avrebbero indicato la responsabilità di altre persone? Samuele Turco è stato fermato poco dopo ed allontanato dalla scena del crimine. Dopo questo episodio Turco ha voluto rilasciare un'intervista, dove dichiarava di non essere lui il responsabile


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