Cronaca

Spaccio mentre era ai domiciliari: sequestrati 5 chili di eroina e 4 di hashish: sette arresti

Operazione Broker: la sezione Antidroga della Mobile ha fermato un grosso traffico di droga. Un 49enne spacciava da casa mentre era agli arresti: individuati i fornitori. Tra i clienti tantissimi italiani

Era agli arresti domiciliari in una casa dell'Oltretorrente e proprio all'interno della sua abitazione aveva creato un grosso giro di spaccio di sostanze stupefacenti, dall'eroina all'hashish e fino alla cocaina, stroncato dagli uomini della sezione Antidroga della Squadra Mobile che, dopo un lungo lavoro di indagine, iniziato nel mese di febbraio del 2016, sono riusciti ad effettuare numerosi sequestri di droga e ad assicurare alla giustizia sette persone. Nel mese di febbraio dell'anno scorso infatti gli investigatori antidroga sono venuti a conoscenza del fatto che un uomo di 49 anni, S.D.N, di origine siciliana, aveva creato un giro di spaccio all'interno della sua abitazione in Oltretorrente, dove era costretto a rimanere per buona parte della giornata, in seguito ad una condanna a 3 anni e 7 mesi da scontare agli arresti domiciliari. LO SPACCIO DOMESTICO 

L'uomo infatti era già stato arrestato nel settembre del 2014 per reati legati alla droga e condannato. Dalla sua abitazione poteva uscire tutte le mattine dalle 9 alle 12, poichè aveva ottenuto un permesso dal Giudice ma le attività illecite venivano portate avanti all'interno del proprio domicilio. Dopo aver preso accordi telefonici con i numerosi clienti al telefono essi si recavano nella casa del pusher per comprare la droga. I modi utilizzati per accordarsi erano i più diversi; qualcuno chiedeva "Passo in banca e poi vengo a prendere i biglietti del concerto?" "Passo a prendere due caffè?"  "Posso passare a prendere una birretta?" attraverso il telefono intestato al 49enne. I FORNITORI

Gli inquirenti, grazie alle intercettazioni e ad un'attività costante di osservazione, sono riusciti a ricostruire la filiera dello spaccio, individuando le fonti di approvigionamento della droga da parte dello spacciatore domestico in due principali canali: alcune persone di origine napoletana e, in un secondo momento. alcuni pusher albanesi. In cinque mesi di indagini con intercettazioni telefoniche di alcune utenze, pedinamenti, servizi di osservazione ed appostamenti, i poliziotti hanno verificato l'attività di scambio e sono riusciti a sequestrare 5 chili di eroina, 4 chili di hashish e 50 grammi di cocaina. Nel corso di tutta l'operazione sono state arrestate sette persone:  S.D.N., S.S., H. I, T.Y., C.V, E.G, R.M.  I CLIENTI E LE MODALITA'

Le modalità dello spaccio presso la casa in cui era ai domiciliari sono particolarmente interessanti: secondo i dati forniti dalla Questura infatti sono state 300 le cessioni documentate, durante il lungo lavoro di indagine degli inquirenti. I fornitori del pusher gli garantivano qualità e grande disponibilità. Lo spaccio avveniva, a volte anche nei pressi della sua abitazione, negli orari in cui poteva allontanarsi. S.D.N. era un punto di riferimento per tantissimi clienti, molti dei quali italiani: in quartiere era una presenza certa per gli acquirenti e garantiva una qualità elevata. Tra loro parlavano di 'maria' (che era la marijuana) e il nero (che era l'hashis): bastavano poche parole per capirsi. I cinque chilogrammi di eroina sono stati sequestrati ad uno dei fornitori arrestati al casello di Parma mentre i quattro chili di cocaina erano stati portati a Parma da un altro fornitore che aveva fatto un viaggio in autobus. 


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