Cronaca

Rapine con coltello al Tigotà di Sorbolo: rapinatori incastrati dalle indagini 2.0 dei Carabinieri

Dopo poco più di due mesi dai colpi nel negozio i militari sono riusciti ad identificare i due malviventi dopo un certosino lavoro di indagine: tra immagini delle telecamere e social network

I Carabinieri di Sorbolo, dopo un prezioso lavoro di indagine 2.0 portato avanti attraverso la visione delle immagini delle telecamere di un negozio e l'incrocio con quelle comunali e le comparazione antropometriche realizzate grazie alla visione dei profili Facebook, hanno assicurato alla giustizia i presunti responsabili delle due rapine che sono state effettuate il 28 febbraio ed il 10 marzo nel negozio Tigotà di via Marconi a Sorbolo. Gli arrestati, un 34enne residente a Reggio Emilia e un 43enne residente a Novellara, sono accusati di concorso in rapina aggravata e si trovano in carcere. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip della Procura della Repubblica di Parma ed eseguita dai Carabinieri di Parma, in collaborazione con i colleghi di Reggio Emilia. nella mattinata di ieri, 4 maggio. 

Nel tardo pomeriggio del 18 febbraio, nel tardo pomeriggio poco prima dell'orario di chiusura del negozio due malviventi hanno fatto irruzione da Tigotà in via Marconi a Sorbolo, minacciando la commessa con un coltello e facendosi consegnare l'incasso della giornata, di circa mille euro. Uno dei due rapinatori è rimasto all'esterno mentre il secondo, dopo aver preso i soldi, è uscito ed entrambi sono scappati a piedi, con il volto travisato. Gli elementi utili per le indagini erano molti pochi. Il 10 marzo si verifica una seconda rapina nello stesso negozio che, per modalità, è identica alla prima. I rapinatori avevano parcheggiato la macchina in via Esperanto, in un punto isolato, distante dal luogo della rapine e senza telecamere.

I Carabinieri effettuano alcuni sopralluoghi sul posto ed iniziano ad indagare: non ci sono telecamere in zona e nemmeno nel negozio. Così i militari visionano quelle del Comune, che però sono posizionate in punti distanti da via Marconi. Da una telecamere di una ditta privata i Carabinieri hanno intravisto un'utilitaria, che poteva essere quella utilizzata dai malviventi ma le immagini erano molto sfocate. Così, dopo approfondimenti dettagliati delle immagini delle altre telecamere sono riusciti a risalire ad un Opel Corsa grigia. Alcuni commercianti, poi, avevano visto due persone non conosciute vicino al negozio Tigotà. Incrociando i dati dell'auto, intestata ad un'anziano di Novellara e le immagini delle telecamere i militari sono riusciti ad identificare il figlio dell'intestatario dell'autovettura. Tramite Facebook, poi, è stato possibile identificare una seconda persona, il presunto complice. I due arrestati, accusati di concorso in rapina, sono entrambi pregiudicati ed attualmente si trovano in carcere. 


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