Un maxi operazione dei Carabinieri ha portato allo smantellamento di una banda di pericolosi criminali che si occupava di traffico d'armi da guerra e di spaccio di sostanze stupefacenti. Sono quarantacinque i provvedimenti eseguiti in tutta Italia a partire dall'operazione dei Carabinieri di Nuoro che ha fatto venire alla luce un traffico di armi da guerra, tra cui bombe a mano, kalashnikov, pistole, fucili da caccia e fucili mitragliatori, che partiva dalla Sardegna e toccava anche la città di Parma, oltre che la Calabria. Cinque arresti sono stati infatti eseguiti dai Carabinieri di Parma nella nostra provincia: i militari del Comando provinciale di Parma impegnati nella difficile operazione sono stati sessanta, con l'ausilio degli artificieri. Sono state sequestrate un centinaio di armi, ritrovate dai Carabinieri in scantinati, mansarde e scaffali metallici. GLI ARRESTI A PARMA

Le cinque persone arrestate in provincia di Parma sono accusate di traffico di sostanze stupefacenti con fini di spaccio e traffico di armi comuni e da guerra. Il mercato era prevalentemente in Sardegna, le armi arrivavano e poi venivano smistate in Sardegna, la droga -cocaina, eroina e marijuana- arrivava dalla Calabria, e da Parma andava in Sardegna. Stesso percorso per le armi che però arrivavano da un istituto militare. Il trasporto veniva effettuato con vetture normali. Gli arrestati sono:  M.G.A, operaio di 47 anni, accusato di traffico d'armi e associazione a delinquere e ritenuto uno dei capi dell'organizzazione criminale, residente a Traversetolo, S.G. A.G. di 65 anni, operaio di Traversetolo, M, V. T. di 52 anni e P.A., entrambi di origine sarda e residenti in provincia di Parma e un albanese di 36 anni. T.G.