Cronaca

San Leonardo, la rabbia dei residenti: "Questo non è il Bronx"

Un giorno nel quartiere più discusso del momento

"Questo quartiere non è la piaga della città. Ci sono situazioni molto peggiori ma fa comodo dire che al San Leonardo girano droga e spacciatori". Questo è il parere di uno dei residenti che siamo riusciti a intervistare nel quartiere che viene visto da tempo come quello più 'losco' di una Parma che sembra non trovare una soluzione per contrastare il feroce spaccio che si sta estendendo un po' ovunque. Va detto che certa gente non la si trova solo nel quartiere in questione, basta girare un po' per la città, e neanche in tarda ora, per accorgerti che ormai in più zone si spaccia. E non solo in periferia. La 'centralissima' via D'Azeglio ad esempio, è da tempo sede di bivacchi e spaccio. Per arrivare in Via D'Azeglio, percorrendo Viale Vittoria oppure arrivando da Viale Piacenza, ti accorgi che non è difficile acquistare droga: venditori di 'fumo' e 'erba' ci sono ovunque, girano a bordo di biciclette e si confondono nella notte, quasi a mimetizzarsi con essa, trascinandosi dietro un due ruote con il quale ti avvicinano per cercare di venderti qualcosa. E il San Lenoardo quasi non ci sta, si ribella perché vuole strapparsi di dosso l'etichetta che gli è stata affibiata dall'immaginario collettivo: "Trovo che la situazione sia quasi migliorate - dice una barista - anche perché quello che succede qui succede in quasi tutte le parti della città: in Piazzale della Pace, in Stazione, in Via Montanara. Adesso hanno preso di mira il quartiere San Leonardo ma trovo che la situazione sia la stessa più o meno in tutta la città e in tutte le città. E facendo così non si fa altro che ghettizzare ancora di più il quartiere". "BASTA CON LA STORIA DEL SAN LEONARDO MALFAMATO"

"Ci vivo da diciotto anni - racconta un tabaccaio - ho visto cambiare il quartiere come ho visto cambiare tutta la città e posso dirvi che quello che succede qui più o meno è la stessa cosa di quello che succede altrove. Anzi, se andiamo a confrontare, qua si sta meglio". "Se ci sentiamo sicuri? Ci sentiamo sicuri, sono 32 anni che abbiamo quest'attività e di notte stiamo aperti - spiega l'altra barista - adesso basta con la storia del San Leonardo malfamato...". "Lo spaccio c'è - racconta un ragazzo - ma spesso viene presentato come un quartiere che non è. Anche nel resto della città si viene avvicinati dagli spacciatori perché cercano di venderti la droga, andate a fare un giro in Via dei Mille. Qua ci sono spacciatori, per lo più nigeriani, è vero, ma non è che questo sia il quartiere della vergogna". L'orgoglio di un anziano che cammina tranquillo verso casa dopo una passeggiata - "Qui non ci sono furti, non c'è prostituzione, non vengono rotti i vetri delle macchine. San Leonardo non è il Bronx" - e la consapevolezza: "l problema vero non è tanto quello degli spacciatori, ma chi affitta loro la casa. Perché qua ci sono, è vero ma perché farli abitare in una stanza in cui vivnon in cinque? Perché non li controllano? Perché non gli chiedono le garanzie che chiedono a noi? Vogliono che gli mostriamo persino la busta paga quando andiamo ad affittare una stanza. E loro? Niente. Girano anche di giorno, si dividono le zone e non dicono niente. Ma qui non è Bombei, San Leoanardo non è la fogna della città". 


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