Cronaca

"Amico, c'è un regalo per te", sgominata banda di pusher a gestione famigliare: 5 arresti

I cavallini in bicicletta portavano i biglietti da visita di una fantomatica ditta 'Caro' ai potenziali clienti e mandavano messaggi affettuosi per mantenere i rapporti e proporgli le 'offerte regalo'

Quattro uomini ed una donna in carcere con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, 100 grammi di cocaina sequestrati, mille e cento cessioni quasi esclusivamente di cocaina. I Carabinieri di Parma hanno sgominato una banda di cui facevano parte i componenti di uno stesso nucleo famigliare, tutti di etnia nigeriana. La complessa indagine parte nel mese di luglio del 2016 sotto il coordinamento del dottor Bianchi della Procura della Repubblica di Parma. L'attività di spaccio di cocaina si concentrava nel quartiere Crocetta ma i cavallini in bicicletta raggiungevano i clienti in altre zone della città, attraverso il sistema dei biglietti da visita, grazie ai quali riuscivano a farsi ricontattare. A.E., un giovane di 34 anni, con precedenti per spaccio, è stato tenuto sotto controllo dai militari di via delle Fonderie, attraverso pedinamenti e l'attività di osservazione del territorio. Davanti all'abitazione dell'uomo, che vive nel quartiere Crocetta, c'era un grande andirivieni, un traffico di persone che ha messo in allerta i Carabinieri.

La perquisizione dell'abitazione del 4 agosto ha permesso di trovare vari grammi di cocaina e alcuni strumenti per il confezionamento. All'interno della casa c'era anche una sorta di registro di cassa: i numeri dei potenziali clienti erano annotati con attenzione all'interno di una rubrica. Dalla ricostruzione effettuata si è scoperto che i cavallini distribuivano biglietti da visita come se avessero una fantomatica azienda che si chiamava 'Caro'. I pusher mandavano anche dei messaggi affettuosi per proporre ai clienti l'offerta regalo che ovviamente era la cocaina. Sono stati verificate almeno 1.111 cessioni di sostanze stupefacenti, quasi esclusivamente di cocaina per un valore stimato di circa 50 mila euro. L'azienda dello spaccio di famiglia però valeva molto di più. Coinvolte molte persone vicine alla famiglia: una donna era stata vista mentre spacciava cocaina con un neonato nel passeggino per cercare di non destare sospetto nei passanti e nelle forze dell'ordine: in un occasione una mamma ha lanciato il bambino nel passeggino, direttamente dall'androne delle scale, per cercare di salvare la droga. I Carabinieri, poi, avevano sorpreso due nigeriani in un laboratorio, una filiale della catena di famiglia, con 60 grammi di cocaina, con un valore di 60 euro al grammo. Continua per guardare le foto 


Si parla di