Cronaca

Veicoli industriali rubati esportati illegalmente in Libia e Nigeria, smantellata banda: tre arresti

L'operazione "Ghost Export" della Polizia Stradale e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Parma ha portato al sequestro di 32 veicoli oggetto di riciclaggio internazionale

La Polizia di Stato – Sezione di Polizia Stradale di Parma e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Parma, nell’ambito delle rispettive attività volte alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio e la fede pubblica, anche per gli ambiti transfrontalieri, hanno portato a termine una vasta indagine, denominata “Ghost Export”, che ha permesso l’individuazione e lo smantellamento di un sodalizio criminale operante nella provincia di Parma, dedito all’esportazione verso paesi extra U.E. di veicoli industriali, provento di furto o appropriazione indebita in danno di varie ditte sparse su tutto il territorio italiano e operanti nell’ambito dell’autotrasporto, movimentazione terra e noleggio. Il modus operandi dei malfattori consisteva nell’approvvigionamento di falsa documentazione, facendo uso di dati di veicoli esistenti e già usciti a titolo definitivo dal territorio nazionale, che venivano attribuiti falsamente a veicoli di eguale tipo e marca, come detto provento di delitto, alterando anche il numero di telaio. In tal modo si ottenevano dei “doppioni” di veicoli già circolanti in Paesi diversi dall’Italia, facendoli così apparire regolari.

La documentazione utilizzata per le falsità, nella maggior parte dei casi, è stata rubata in bianco presso pubblici uffici, mentre in altre ipotesi sono stati altresì alterati documenti originali. Tutte le falsità predette sono state commesse in danno di persone inconsapevoli e residenti per lo più in questo territorio. L’indagine, di particolare complessità e difficoltà proprio per i suoi risvolti transnazionali verso Paesi africani, è stata sempre coordinata e diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica c/o il Tribunale di Parma Dott. Fabrizio Pensa, ed ha portato all’emissione di tre misure cautelari a carico dei sodali che hanno avuto un ruolo di maggiore rilevanza nell’organizzazione criminale.

Sono stati perciò catturati un cittadino nigeriano residente a Parma e due fratelli italiani domiciliati da anni in questa provincia; altri quattro italiani e due stranieri sono stati indagati in stato di libertà per essere concorsi nei reati occupandosi del reperimento dei veicoli da riciclare. L’indagine ha preso avvio nell’anno 2013 dopo che un soggetto, cui era stata attribuita un’operazione di esportazione di un veicolo da lui mai posseduto o gestito, aveva sporto una denuncia alla Polizia Stradale di Parma.

Da questo embrionale indizio investigativo è emerso - a seguito di accurate attività investigative consistite in perquisizioni, sequestri di documenti e di veicoli ed attività di ascolto delle conversazioni, tutto svolto nella costante collaborazione con l’Ufficio delle Dogane di Parma - un vasto illecito traffico di veicoli riciclati verso l’estero. Complessivamente sono 32 i veicoli industriali oggetto di riciclaggio internazionale, esportati ed illegalmente reintrodotti in circolazione in Libia e Nigeria. All’esito delle perquisizioni eseguite sono stati sequestrati documenti di circolazione rubati e documenti di proprietà falsificati, utilizzati anche per favorire la sparizione di automezzi sottoposti a vincoli amministrativi e penali. Presso la sede operativa di una delle ditte sottoposte a controllo sono stati individuati e sequestrati ulteriori tre veicoli commerciali, provento di furto nell’anno 2015 in Parma e Reggio Emilia, per i quali erano già state compiute attività preparatorie per il riciclaggio, non andate a buon fine grazie all’intervento della polizia giudiziaria.


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