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easewe, progetto erasmus+ per l’auto imprenditorialità delle donne migranti nel settore delle arti creative

Si è quasi concluso il progetto EASEWE (acronimo del nome in inglese Entrepreneurial Education for Creative ​self-Employment of Women) finanziato dal programma Erasmus+ e volto all’auto imprenditorialità delle donne migranti sul territorio locale attive nel campo delle Arti creative.

Il progetto ha visto la creazione da zero di dodici moduli teorici per lo studio dei modelli di business e per aiutare le potenziali donne imprenditrici all’indipendenza e soprattutto all’intraprendenza. Si è scelto di rivolgere la formazione teorica al gruppo specifico di donne con passato migrante attualmente in Italia e dedite o interessate al campo delle Arti creative. Il progetto coinvolge quattro partner internazionali, lo spazio creativo ungherese FISE, la fondazione dell’Università di Alicante “Fundeun”, “Alfombra Roja”, azienda svedese consulente per l'internazionalizzazione e “GrantXpert” consulenti ciprioti per il business. Per l’Italia troviamo coinvolta Net in Action, associazione non profit presente da più di dieci anni sul territorio dell’Emilia-Romagna, a capo di svariati progetti a carattere europeo e locale. Net in Action è coordinatore e ideatore stesso del progetto, presentando un’idea del tutto innovativa e a forte carattere locale. Tutti i partner coinvolti hanno contribuito secondo le loro competenze ed esperienze allo sviluppo del progetto. Lo scorso mese si è svolta l’ultima parte del progetto negli uffici di Net in Action a Reggio Emilia, dove i moduli teorici sono stati testati attraverso una prova dal vivo con partecipanti facenti parte del gruppo di destinazione scelto per questo progetto. I commenti delle partecipanti, tutte donne, sono stati molto positivi e il progetto può dirsi attuato con successo. Il test si è ripetuto anche nei rispettivi paesi partner, registrando comunque pareri positivi e aumentando la portata internazionale del progetto.


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