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I filarmonici del teatro comunale di bologna

Dopo le prime esperienze negli anni '60 del secolo scorso, quando un gruppo scelto di musicisti inizia a suonare insieme proponendo un repertorio di musica barocca prevalentemente italiana, nel 1970 il Teatro Comunale di Bologna decide di istituzionalizzare l'ensemble con l'intento di promuovere la cultura e l'eccellenza artistica.
Sotto la direzione del M° Angelo Ephrikian, allievo prediletto di Gian Francesco Malipiero ed eminente studioso vivaldiano, I Filarmonici del Teatro Comunale di Bologna si affermano ben presto come una delle migliori realtà nel panorama della musica barocca e il loro nome entra nei cartelloni dei maggiori teatri e festival internazionali.
Nella loro intensa attività concertistica sono stati affiancati da solisti di fama internazionale come Franco Gulli, Mischa Maisky, Jean-Pierre Rampal, Ruggiero Ricci, Bruno Canino, Jörg Demus, Dimitri Ashkenazy, Michele Campanella. Nel 1989 iniziano un'importante collaborazione discografica con il M° Riccardo Chailly e la Decca.
Nel corso degli anni, pur rimanendo fedele allo spirito originale, il repertorio dell'orchestra si è andato progressivamente ampliando, in un cammino verso l'innovazione.

Carlo Piazza, Direttore artistico del Festival di Torrechiara Renata Tebaldi, ha collaborato con importanti orchestre e istituzioni musicali quali l'Orchestra di Padova e del Veneto, l'Orchestra Sinfonica “G. Verdi” di Milano, I Virtuosi della Scala di Milano, la Camerata RCO della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, Gli Accademici de La Fenice di Venezia, la Fondazione “A. Toscanini”, il Maggio Musicale Fiorentino.
Allievo del M° Arnold Östman, grande specialista mozartiano, del quale è stato assistente in importanti teatri internazionali, ha collaborato con il M° Lorin Maazel come preparatore di programmi sinfonici.

Il programma della serata continua il viaggio nel classicismo viennese intrapreso lo scorso anno dai Filarmonici e Carlo Piazza, proponendo la Sinfonia n. 86 in Re maggiore (1786) di Franz Joseph Haydn, penultima delle sei Sinfonie Parigine composte per conto del conte d'Ogny, nelle quali per la prima volta l'autore si cimenta con un organico orchestrale più ampio, e la Sinfonia n. 36 in Do maggiore, K. 425 “Linz” (1783), composta di getto da Mozart nell'omonima città austriaca per ringraziare il conte Joseph Anton Thun dell'ospitalità offerta a lui e alla moglie Constanze durante un viaggio di ritorno da Vienna a Salisburgo e divenuta una delle opere più amate del compositore.
Ad aprire il concerto sarà la brillante Ouverture in Re maggiore di Haydn, composta per un'opera sconosciuta e in seguito riutilizzata dall'autore come finale alternativo della Sinfonia n. 53 in Re maggiore detta “L'imperiale”.

FRANZ JOSEPH HAYDN (1732-1809)
- Ouverture in Re maggiore, Hob. Ia:7
- Sinfonia n. 86 in Re maggiore, Hob. I:86
WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)
- Sinfonia n. 36 in Do maggiore, K. 425 “Linz”


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