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Maria Nadotti a Parma 19 febbraio‏

Venerdì 19 febbraio alle 18 alla Libreria Diari di Bordo-Libri per viaggiare di Parma (borgo Santa Brigida, 9) s’inaugura la seconda edizione della rassegna “Piovono libri”, con cui  l’associazione di documentazione sociale “Le Giraffe” apre le iniziative per celebrare i primi dieci anni di attività.

Il libro in presentazione è Necrologhi. Pamphlet sull’arte di consumare di Maria Nadotti, che sarà presente in libreria in una conversazione con Marco Deriu.

Necrologhi è il frutto di una ricerca ventennale sulle pagine dei giornali e i manifesti pubblicitari che tappezzano le nostre città che utilizzano i corpi, soprattutto delle donne ma anche degli uomini, per vendere un prodotto. L’autrice osserva, analizza, decostruisce, confronta, giustappone, commenta, con occhio critico e senza moralismi. Chiedendosi se le rappresentazioni che ci troviamo di fronte, bambine o dark ladies, torturatori o torturati, sono pure creature dei geni della pubblicità o non, piuttosto, la materializzazione dei nostri desideri e delle nostre brame.

Giornalista, saggista, consulente editoriale, traduttrice e curatrice delle opere letterarie di John Berger (tra cui Modi di vedere), Maria Nadottti s’interessa di arte, cinema, teatro, cultura. Ha vissuto lungi periodi a New York e in Palestina. Ha scritto Silenzio = Morte: Gli USA nel tempo dell’AIDS (Anabasi, 1994);Cassandra non abita più qui (La Tartaruga, 1996)Sesso & Genere (il Saggiatore, 1996)Scrivere al buio (La Tartaruga, 1998)Prove d’ascolto (Edizioni dell’asino, 2011), Trasporti e traslochi (Doppiozero 2014). Ha ideato e curato Elogio del margine: Razza, sesso e mercato culturale (Feltrinelli, 1998); Il cinico non è adatto a questo mestiere: Conversazioni sul buon giornalismo (Edizioni e/o, 2000); La speranza, nel frattempo. Una conversazione tra Arundhati Roy, John Berger e Maria Nadotti (Casagrande, 2010);  John Berger (Marcos y Marcos, 2011). È autrice di due mediometraggi documentari: Elogio della costanza (2006) e Sotto tregua Gaza (2009). Tiene un blog sul sito letterario Doppiozero.

Marco Deriu, sociologo, ricercatore e docente all’Università di Parma, è membro dell’Associazione per la Decrescita, dell’associazione  Maschile Plurale e del Circolo della differenza di Parma. Ha scritto La fragilità dei padri. Il disordine simbolico paterno e il confronto con i figli adolescenti (Unicopli, 2004), Dizionario critico delle nuove guerre (Emi, 2005), Acqua e conflitti (Emi, 2007). E’ curatore dei volumi Gregory Bateson (Bruno Mondadori, 2000), L'illusione umanitaria. La trappola degli aiuti e le prospettive della solidarietà internazionale (EMI, 2001), Sessi e culture. Intessere le differenze (Edicta, 2008).

Fa parte della redazione del quadrimestrale "La società degli individui" e collabora con numerose altre riviste. Ha diretto la rivista Alfazeta dal 1996 al 1999.

Le Giraffe nascono ufficialmente a Parma nel 2006 prendendo il nome da una lettera-racconto del Subcomandante Marcos dell’ottobre 2004. E’ un’associazione di documentazione sociale che attraverso l’autoproduzione di documentari e gallerie fotografiche, l’organizzazione di workshop e la presentazioni di libri si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi di interesse civile e sociale. Le Giraffe sono una delle associazioni aderenti al Centro interculturale di Parma e collabora con Forum Solidarietà. Tra i documentari prodotti: Schiuma, una storia vera, sul tema dell’immigrazione; Dietro il vetro, sul caso amianto all’ex Bormioli Rocco; Memorie migranti, sull’emigrazione sansecondina in Svizzera; La neve, una storia di migranti a Parma, finalista al Premio Ilaria Alpi 2007 e menzione speciale al concorso L’anello debole 2007 della Comunità di Capodarco; La passeggiata, sulla tratta delle schiave sessuali; La sabbia negli occhi, sul popolo Saharawi; In transito, su esperienze migranti; La Costituzione si fa in 12, sui primi dodici articoli della Carta; A passo d’uomo, sulle vittime di tortura. L‘associazione ha organizzato workshop con, tra gli altri, il regista Daniele Incalcaterra, il fotografo Giulio Di Meo, la fotografa Monika Bulaj, l’audiodocumentarista Jonathan Zenti, a Parma e alla Festa multiculturale di Collecchio con Forum Solidarietà, con la cui collaborazione organizza da otto anni Sulla Strada, rassegna di documentari sull’esclusione sociale. Nel 2015 ha ideato la rassegna Gente di fotografia, e dal 2014 la rassegna Piovono libri in collaborazione con il Centro interculturale di Parma e la libreria Diari di bordo.


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