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mittente: wolfgang amadé mozart

Questo acclamato spettacolo offre una vera e propria immersione nel mondo di uno dei più grandi geni della storia della musica. Grazie all’accostamento di alcune delle più significative lettere di Mozart al suo ultimo capolavoro cameristico, il Divertimento per Trio d’archi Kv. 563, scritto nel settembre del 1788 e dedicato al suo creditore Michael Puchberg, nel quale sembrano convergere e sublimarsi tutte le precedenti esperienze compositive, si possono cogliere e gustare sia la ricerca di un ideale estetico di armonia e perfezione, che una quotidianità fatta di piccoli eventi e apparentemente priva di slanci ideali. Un Mozart, dunque, uomo di un tempo che sta per cambiare in modo irrimediabile: la presa della Bastiglia è dell’anno successivo alla composizione del Divertimento. L’eclettico Tullio Solenghi, con la sua sapiente ironia e prorompente personalità, si unisce all’esecuzione del Trio di Firenze dando vita a un connubio intenso, in cui si alternano emozioni, facezie e arguzie.


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