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Paolo cognetti con le otto montagne ai diari

Mercoledì 22 Febbraio alle ore 18 Presentazione ai Diari di bordo di Parma del libro di Paolo Cognetti "Le otto montagne'' edito da Einaudi. A dialogare con l'Autore sarà Claudio Bocchi, scrittore ed esperto di montagna del C.A.I. sez.Cani Sciolti di Cavriago. Che Le otto montagne di Paolo Cognetti sia diventato sin da subito un caso letterario lo dimostra l'appassionata competizione tra le case editrici interessate a pubblicare il libro in tutto il mondo. Il romanzo ha riscosso un notevole interesse anche alla fiera di Francoforte ed è in via di traduzione in 30 paesi. La montagna, nella sua scarna bellezza, dura e selvaggia, segna l'anima per sempre, lascia l'impronta in chi vi è nato e in chi l'ha amata. Diventa una categoria dello spirito e, anche quando la si lascia in cerca di un altrove più conveniente, non ci si può staccare mai veramente da essa. Basta un suono, un profumo che si è risucchiati da lei, lontano dalla assordante città. È questo che capita ai personaggi di questo romanzo che non riescono a farne a meno, e vanno e ritornano, senza mai lasciarla veramente. «Abitare in montagna mi ha messo voglia di scrivere, i luoghi cambiano i modi del sentimento e anche le parole. Sto qui da otto anni e so che esiste l'egoismo della solitudine: lo riconosci e ne prendi atto senza sentirti troppo figo perché hai scelto le vette, questa per è modestia […] La mattina presto scrivo, poi cammino sulla montagna, mangio qualcosa, la sera scrivo ancora e leggo». (Paolo Cognetti intervistato da Maurizio Crosetti per «la Repubblica» del 10/11/2016) Paolo Cognetti ha cominciato a scrivere verso i diciotto anni. Ha studiato matematica all'università e letteratura americana da autodidatta. Abbandonati gli studi accademici, nel 1999 si è diplomato alla Civica Scuola di Cinema di Milano, e con l'amico Giorgio Carella ha fondato una casa di produzione indipendente, Cameracar. Nel decennio successivo si è dedicato alla realizzazione di documentari a carattere sociale, politico e letterario. Come narratore ha esordito nel 2004 all'interno dell'antologia La qualità dell'aria, curata da Nicola Lagioia e Christian Raimo. Negli anni successivi ha pubblicato le due raccolte di racconti Manuale per ragazze di successo (2004) e Una cosa piccola che sta per esplodere (2007) e il "romanzo di racconti" Sofia si veste sempre di nero (2012), tutti usciti per minimum fax, vincitori di numerosi premi. L'8 novembre del 2016 è uscito per Einaudi il suo primo romanzo in senso stretto: Le otto montagne, venduto in 29 paesi ancor prima della pubblicazione. Dopo una serie di documentari sulla letteratura americana (Scrivere/New York, 2004) ha pubblicato nel 2010 New York è una finestra senza tende, viaggio intimo e letterario per le strade di Gotham, seguito nel 2014 da Tutte le mie preghiere guardano verso ovest, altri vagabondaggi newyorkesi. Nel 2015 ha inoltre curato per Einaudi l'antologia New York Stories. L'altra passione di Cognetti è la montagna, dove trascorre in solitudine alcuni mesi all'anno. Da questi eremitaggi è nato un diario, Il ragazzo selvatico, del 2013. Nel 2014 è uscito per minimum fax A pesca nelle pozze più profonde, una meditazione sull'arte di scrivere racconti. Nel 2009 ha vinto il premio Lo Straniero, riconoscimento attribuito dalla rivista Lo Straniero diretta da Goffredo Fofi ad artisti, saggisti, operatori, iniziative culturali e sociali di particolare spessore e generosità, con la seguente motivazione: "Paolo Cognetti, milanese, è tra i giovani scrittori italiani (ha da poco superato i trent'anni) uno dei più attenti a sentire e narrare il disagio delle nuove generazioni e gli anni difficili dell'adolescenza di questi anni, di fronte a un contesto di incerta sostanza e di sicurezza precaria. È anche autore di documentari e inchieste sulla giovane letteratura statunitense, ma sono le sue raccolte di racconti ad aver convinto del suo talento e del suo rigore, e della sua moralità di scrittore vero".


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