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I Persiani di Eschilo al Teatro Due: Elisabetta Pozzi conferma la sua bravura

I Persiani di Eschilo è la prima tragedia greca che ci sia pervenuta. Con questa opera Eschilo narra le vicende Persiani che attendono le notizie dei loro combattenti andati in guerra insieme al Re Serse contro gli Ateniesi per la conquista della Grecia.

La vicenda si svolge a Susa dove Atossa, madre del Re Serse (interpertata da Elisabetta Pozzi) e sposa del defunto Re Dario attende in un clima ricco di presagi funesti l'arrivo di notizie dal fronte di guerra dove il Re Serse combe la battaglia di Salamina insieme ai suoi uomini, i valorosi guerrieri Persiani.

La regina racconta ai sudditi, portati in scena nel coro, il sogno premonitore della disfatta dei persiani. Poco dopo arriva il messaggero e conferma i presagi della regina e annuncia la totale sconfitta del popolo persiano. Dietro la figura del messaggero, colui che narra le croache della tragica disfatta, vi è lo stesso Eschilo che firma l'opera ponendosi con un ruolo attivo all'interno di essa.

Le flotte persiane vengono annientate nello specchio d'acqua intorno all'isola di Salamina (teatro delle famose battaglie di Salamina), canale stretto che separa la polis greca di Atene dall'isola.

Dopo una serie di lamenti e pianti compare lo spettro del Re Dario, padre di Serse e marito di Atossa che da una spiegazione della sconfitta richiamando il topos greco della hybis (tracotanza) di cui si è macchiato il Re Serse spingendo la sua gente alla disfatta.

Nel finale arriva il Re Serse stesso che si unisce al coro in un canto di lutto che chiude la scena.

La regia e la resa scenografica contemporanea nei Persiani rappresentati al Teatro Due rendono bene l'opera con accorgimenti suggestivi che affascinano e stupiscono lo spettatore.


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