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Chiara Guidi e Socìetas Raffaello Sanzio, la musica della voce umana per entrare nell’inferno di Dante

Chiara Guidi/Socìetas Raffaello Sanzio, la musica della voce umana per entrare nell’inferno di Dante

Il 29 gennaio va in scena il nuovo spettacolo di Chiara Guidi sulla prima cantica dantesca, una coreografia della voce come suono diretta e interpretata con il violoncellista Francesco Guerri. Il 28 la Guidi conduce anche una che fa parte del programma di incontri sul’infanzia ma rivolti agli adulti

 Un viaggio nella musica della voce, un che conduce il pubblico, grazie a una sottile ricerca che intreccia materia vocale e partitura musicale, nella concretezza drammatica dell’Inferno di Dante, faccia a faccia con figure di eccezionale intensità emotiva come Pier delle Vigne, il consigliere di Federico II ingiustamente accusato e spinto al suicidio, il Conte Ugolino della Gherardesca, signore di Pisa imprigionato con i figli condannati alla morte per fame, e infine Lucifero stesso, principe dei demoni. Si intitola   lo spettacolo diretto e interpretato da Chiara Guidi, cofondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio, compagnia tra le più rappresentative del teatro europeo d’avanguardia, e dal musicista Francesco Guerri al violoncello, che va in scena al Teatro al Parco il 29 gennaio ore 21 nell’ambito della rassegna del Teatro delle Briciole (biglietti 14/10 euro, informazioni e biglietteria 0521989430, www.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole). La cura del suono è di Andrea Scardovi, realizzazione video di Chiara Savoia e Maurizio Misiano, produzione Socìetas Raffaello Sanzio.,>

Il 28 gennaio alle 17 Chiara Guidi condurrà , una che fa parte di , il programma di incontri dedicati all’infanzia e rivolti agli adulti, ad ingresso libero.,>

Quello sull’Inferno dantesco è il nuovo tassello di una lunga ricerca che Chiara Guidi compie da anni, attraverso spettacoli e laboratori, sulla coreografia della voce come suono, sul ritmo e sulla partitura drammatica. L’attrice e regista concepisce la voce, nella sua relazione tra significato delle parole e visione, come una realtà che unisce immaginazione e pensiero, che non si vede ma che vive aldilà del significato, e di cui si punta a sospendere il significato per mettere in atto una visione. Il tentativo, solo per fare due esempi, in spettacoli come ispirato a Joseph Conrad, o in laboratori / spettacolo come , e sempre in un essenziale dialogo con uno o più musicisti,  è quello di afferrare la musica interna della voce, nel non limitarsi cioè a sentirla, ma a toccarla invece con mano. Quel che allora rende particolarissimo questo lavoro sull’Inferno di Dante è che, come dichiara la stessa Guidi nella presentazione dello spettacolo, . Eppure tra il testo e le voci di Chiara Guidi e del violoncello di Francesco Guerri  si crea, comunque, uno spazio. Lì, allora, i due artisti hanno deciso di fare esercizio per mettere alla prova il violoncello e la voce attraversando i tre canti dell’Inferno. E per compiere un altro viaggio alla ricerca della musica interna della voce.


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