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A Parma Wanderwoman in tour con la "vera" Arianna Dell'Arti della serie Boris "Libraia per un giorno"

In concomitanza con l’uscita della quarta stagione della serie televisiva Boris, la “vera” Arianna Dell’Arti, interpretata sullo schermo da Caterina Guzzanti, presenta il suo primo libro “Wandewoman” (Miraggi Edizioni) e diventa “Libraia per un giorno” sabato 3 dicembre, dalle 10.30 alle 18, a Diari di Bordo, a Borgo Santa Brigida 9, a Parma.

Wanderwoman è una raccolta di monologhi, racconti e dialoghi scritti nel corso degli anni, che mettono in evidenza l’ossessione dell’autrice per l’osceno. Il risultato di questi “pezzi” tragicomici, surreali e grotteschi è una sorta di romanzo inconsapevole - come spiega Stefano Andreoli nella prefazione - che tiene insieme, con stralunata leggerezza, gioie e tormenti dell’esistenza: dall’amore al tradimento, dal senso di colpa alla vendetta, dalla malattia alla morte. Il titolo “Wanderwoman” prende il nome da un atto unico, in scena dal 2021 nei teatri italiani, interpretato da Paola Michelini e diretto dalla stessa Arianna Dell’Arti.

 ARIANNA DELL’ARTI

Arianna Dell’Arti (1977) lavora nel mondo dello spettacolo. È aiuto regista storica della serie Boris, ha lavorato con Giuseppe Bonito, Francesco Munzi ed è anche autrice, regista e performer. Dal 2012 si esibisce dal vivo con i suoi monologhi tragicomici. Gira l’Italia in teatri off, spazi culturali e festival con Barbar (2014), Sto molto bene (2016), Storie di disordinata quotidianità (2015). Nel 2016 realizza alcuni reportage per la trasmissione Nemo andata in onda su Rai2. È una delle autrici e performer del collettivo UGO. Wanderwoman (Miraggi Edizioni) è il suo primo libro.

"Mi chiamo Arianna Dell’Arti, sono nata un lunedì del 1977, sono miope e astigmatica. Mi vergogno di portare gli occhiali. Ho paura della velocità. Sono scaramantica. Non guido in autostrada. Lavoro nel mondo dello spettacolo dal 1999. Nel cinema come aiuto regista, nel teatro come autrice, regista e performer. Sono maniaca della puntualità.

Pigra nella vita, operativa nel lavoro. Millanto di andare a correre con regolarità. Sono una falsa estroversa. Mi piace stare da sola, andare sola al ristorante, camminare, e proprio nei ristoranti, nei bar, per strada, raccolgo alcune delle storie che racconto. Fumo molto. La mia famiglia di origine è da tutte le parti, nei miei scritti, nei miei pensieri. La mia famiglia acquisita, formata da amici, luoghi, quartieri, strade, la si trova tra le righe, nelle atmosfere, nelle voci di alcuni personaggi."

Arianna Dell’Arti (1977) lavora nel cinema da 13 anni, scrive e propone Boris, con la Guzzanti che interpreta l’aiuto-regista Arianna Dell’Arti e con Arianna Dell’Arti che è la vera aiuto regista. Caterina per preparare il personaggio viene a guardarla lavorare sul set di “Buttafuori” e la studia, modella il personaggio e lo fa suo. Dopo la seconda serie di Boris smette di fare l’aiuto regista perché vuole passare alla regia.
Continua a lavorare e a collaborare con molti soggetti, produzioni video e teatrali e testate giornalistiche.


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