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I fontanili di Beneceto e San Prospero, un tesoro naturale da tutelare

A due passi dal traffico urbano resistono i rari lembi di natura e paesaggio rurale con sorgenti, siepi, filari di piante secolari che talvolta conducono a una villa storica o a una torre, creando habitat per piante e animali di particolare importanza

Alle porte di Parma esistono ancora luoghi in cui si è mantenuta, quasi per miracolo, una naturalità autentica in cui frammenti di antica campagna padana si fondono con manufatti storici e con una particolare ricchezza di biodiversità. Sono i fontanili della zona di Beneceto e San Prospero, risorgive di acqua dolce di origine naturale, con una temperatura costante sia d’inverno che d’estate. A due passi dal traffico urbano resistono questi ormai rari lembi di natura e paesaggio rurale con sorgenti, siepi, filari di piante secolari che talvolta conducono a una villa storica o a una torre, creando habitat per piante e animali di particolare importanza naturalistica e offrendo bellezza, ombra, acqua per l’irrigazione, condizioni di controllo biologico. Sono i “servizi ecosistemici” che la natura rispettata ci regala.

Nell’area è ancora presente il tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris), specie protetta, ormai rarissimo in pianura. Si tratta però di ambienti fragili, soggetti a forti pressioni antropiche che nel tempo ne hanno drasticamente ridotta l’estensione e la qualità. Per questo il Consiglio Comunale di Parma ha recentemente votato a maggioranza l’impegno a tutelarli con l’istituzione di un’ Area di Riequilibrio Ecologico che permetterebbe di creare un parco rurale di cui tutti i cittadini potrebbero godere, valorizzando al contempo l’aspetto sociale e produttivo che caratterizza l’area. Le associazioni ambientaliste, i residenti, gli agricoltori e in generale tutti i cittadini guardano con interesse all’iter del processo di istituzione dell’Area di Riequilibrio Ecologico che dovrà seguire una serie di passaggi autorizzativi a vari livelli, auspicando che si arrivi a concretizzare la tutela il più rapidamente possibile.

Si tratta di non perdere, nell’attesa della conclusione non breve dell’iter burocratico, un patrimonio prezioso di tutta la collettività. 


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