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Nicola Dall'Olio attacca la Giunta: "Toc, toc Pizzarotti, c'è nessuno in casa?"

"Mentre tra i sacchi di rifiuti disseminati per la città scorrazzano i topi -esordisce Nicola Dall'Olio, capogruppo del Pd- e nel laghetto del Parco ducale galleggiano le anatre e le tartarughe morte, l'amministrazione comunale sembra svanita nel nulla"

"Mentre tra i sacchi di rifiuti disseminati per la città scorrazzano i topi -esordisce Nicola Dall'Olio, capogruppo del Pd- e nel laghetto del Parco ducale galleggiano le anatre e le tartarughe morte, l'amministrazione comunale sembra svanita nel nulla. Da inizio gennaio si è tenuto un solo Consiglio comunale, privo di delibere significative, e fino a febbraio non se ne prevedono altri. Non possono così trovare risposta importanti interrogazioni sul rincaro delle rette scolastiche, sul trasloco coatto degli anziani del Romanini, sulle scadenze e i costi del contratto di illuminazione pubblica, che il Gruppo PD ha depositato da diverse settimane. La Giunta, l'organo esecutivo del Comune, pare non essere ancora tornata dalle vacanze: in tre sedute ha approvato “ben” 9 delibere, un record di immobilismo che ha pochi precedenti.

Di azioni significative dell'amministrazione in questo inizio anno si ricordano: il taglio indiscriminato degli alberi sui bastioni della Cittadella; il bando improvvisato e fulmineo per il palazzo del Governatore; la battaglia a tutto campo contro le convenzioni dell'AUSER e i nonni vigili. Per il resto nulla: non un progetto. Non un'idea. Una prospettiva. Una risposta ai mille problemi della città. L'unica preoccupazione, a parte quella ossessiva dei rifiuti, pare essere adesso quella di modificare a tappe forzate lo statuto comunale per introdurre, nella nostra costituzione locale, temi cari ai grillini come il referendum propositivo senza quorum.

Nel frattempo la città scivola sempre di più lungo la china del degrado: lo sporco per le strade e nei parchi è ormai a livelli intollerabili; i lampioni spenti o mal funzionanti non si contano; l'inquinamento e il traffico peggiorano; le frazioni appaiono abbandonate; e i costi per servizi e bollette si fanno sempre più cari gravando su famiglie ed esercizi già provati dalla crisi. Verrebbe da citare la battuta di un film: toc toc, Pizzarotti, c'è nessuno in casa? Ma c'è poco da ridere. La casa è la nostra città, e una città senza guida e progetto è destinata ad un inesorabile declino.

Non capiamo se Pizzarotti sia troppo attaccato al potere o troppo distaccato dalla realtà per accorgersene e agire di conseguenza. Parma ha avuto la sfortuna di sperimentare per prima in Italia quanto sia deludente il Movimento 5 stelle alla prova del governo. I cittadini di altri comuni che parteciperanno alle prossime elezioni amministrative vengano prima a fare un giro nella nostra città: sapranno così cosa evitare".


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