Politica

Comunali, Ettore Manno si candida a sindaco con il Partito Comunista Italiano

Il consigliere comunale scende in campo, sostenuto dagli aderenti al partito che hanno riempito la sala stampa del Comune: "Ho accettato e condividerò la fatica di questo percorso in salita perchè credo, insieme a tutti voi, di avere delle cose da dire"

Ettore Manno e Giordano Spano

Ettore Manno si candida a sindaco di Parma con il Partito Comunista Italiano, Parma. La presentazione della sua candidatura è avvenuta la mattina di giovedì 23 febbraio nella sala stampa del Comune di Parma. Il consigliere comunale ha parlato davanti ad una sala piena: presenti molti aderenti del partito e semplici cittadini. "Ho accettato e condividerò la fatica di questo percorso in salita perchè credo, insieme a tutti voi, di avere delle cose da dire". Il Partito Comunista Italiano correrà da solo alle prossime elezioni comunalio comunque non ha ancora annunciato accordi elettorali a sinistra. Tra gli schieramenti politici cittadini a sinistra del Pd è già stata ufficializzata la candidatura di Laura Bergamini, come esponente del Partito Comunista. 

"La nostra città -ha sottolineato Manno- deve mettere al centro la competenza e i saperi delle donne. Si deve tendere ad una valorizzazione dei dipendenti comunali, non è possibile che un Comune i dipendenti comunali abbiano paura quando, per esempio, gli si chiedono dei documenti. Dobbiamo valorizzare la loro professionalità".  I TEMI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE

L'attenzione del Partito Comunista Italiano è anche al lavoro. "Chiederemo di mettere in campo stanziamenti verso coloro che sono espulsi dal lavoro: non si può accettare che ci siano i licenziati e che questi rimangano tra le mura domestiche. Dobbiamo investire in formazione, dobbiamo parlare di giovani e di Europa, di diritti e di nuove opportunità. Dobbiamo parlare di quello che è successo nella nostra città, l'alluvione e lo straripamento del Baganza"

"Dobbiamo pensare alla casa non solamente quando le case vengono occupate: bisogna fare il modo che un tetto sia la prima forma di cittadinanza e la prima forma di ricostruire i nuclei famigliari. Le Fondazioni dovrebbero finanziare il microcredito: dobbiamo riconoscere nell'artigiano uno dei valori di questa città, che ha costruito sul lavoro autonomo una parte della sua importanza. Secondo i dati della Caritas i poveri a Parma sono 18 mila: dobbiamo lavorare per far si che nessuno venga dimenticato". 


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