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Iren, il cittadino 'indignato' Davide: "Obbliga a pagare una cauzione sulle prossime bollette"

Iren ed anticipi sulle bollette future per il rischio morosità. Pubblichiamo la lettera di protesta del nostro lettore Davide

LA LETTERA. Spett Redazione di ParmaToday, mi chiamo Davide, sono un cittadino residente a Parma, ho 30 anni, attualmente mi trovo in stato di disoccupazione con una minima indennità per qualche mese: sono stato lasciato a casa da un'azienda che ha poco rispetto dei suoi dipendenti. Sono un uomo istruito, con un modesto grado di cultura, e con alle spalle l'abilitazione all'esercizio di una professione: però non si trova lavoro, neanche a cercarlo giorno e notte, neanche come si direbbe a cercarlo con il lanternino. E lavorare gratis solo per imparare una professione direi alla mia età basta. Questa era solo una premessa per raccontare quale possa essere la mia situazione personale ed economica, mia e di tanti come me, tutti facciamo fatica ad arrivare a fine mese e pagare le bollette. Stamattina nella buca delle lettere ho trovato la bolletta delle utenze luce acqua e gas fornite da Iren, fin qua nulla di nuovo, tra le ultime e numerose pagine che compongono la bolletta, ho trovato un avviso (che le allego) dove il gentile cliente viene informato che dalla prossima fatturazione delle utenze sarà presente un addebito cauzionale di tre mensilità spalmato sulle prossime due fatture, tale cauzione confermata da una delibera dell'autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, impone a ogni utente un esborso minimo pari a 50 euro (come da tabella allegata), tale cifra per una famiglia è da considerarsi importante ai giorni attuali, l'Iren e la delibera che le ho citato obbliga gli utenti che non addebitano la fatturazione delle utenze su conto corrente ad anticipare quote in garanzia di pagamenti futuri e per la copertura di rischio morosità.

E' da notare come tale cauzione però non venga richiesta agli Enti (non è specificato quali). Io possiedo un conto corrente, pago regolarmente le bollette e spesso richiedo la rateizzazione delle stesse. Come me tanti cittadini preferiscono pagare personalmente le bollette poiché è cosa assai ardua e complicata la gestione dell'economia domestica, dove un giorno di ritardo o una rateizzazione fanno respirare un pò le famiglie o un singolo individuo. Alla luce di tutto ciò mi chiedo quanto questa delibera sia ingiusta o forse illegale, non avendo firmato nessuna clausola di cambiamento di contratto? O quanto questi depositi cauzionali (moltiplicati per le migliaia di utenze della città) servano solo a estendere in una soluzione unica e immediata le casse di una azienda? Mai una decisione a favore dei consumatori, dare dare dare e mai ricevere nulla indietro! Il solito Sistema Italia! Chiedo a chi la pensa come me di far sentire il proprio disappunto e chiedo all'amministrazione comunale di Parma se competente di questo argomento di intervenire su questa vicenda o di prendere una posizione a favore dei cittadini.

Cordiali saluti
Davide


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