Calcio

Vigilia contro il Genoa, Pecchia: "Il mercato? Non cambierei nessuno dei miei calciatori"

L'allenatore del Parma in conferenza: "È arrivato solo Zanimacchia, lo conosco già. Non mi piace stravolgere il gruppo, l'inserimento sarà più semplice, sia dal punto di vista tecnico che morale"

Fabio Pecchia, allenaore del Parma

L'ambizione del Parma è la stessa che coltiva Fabio Pecchia: "Pretendere sempre di più attraverso un lavoro costante e quotidiano, migliorare ogni singolo ragazzo. Per me è questa è ambizione". L'allenatore crociato sta arrivando in fondo a una settimana complicata, che finirà domenica al Tardini contro il Genoa, "una squadra in fiducia, che rispettiamo tantissimo. Molto diversa da noi, al di la della storia e del blasone. Domani per noi è un esame molto bello da affrontare, vibrante e da giocare con grande attenzione". Prima ci sarà una contestazione da parte dei tifosi: "Legittimo da parte loro essere delusi, i primi a essere delusi siamo noi - dice Pecchia in conferenza stampa -. Deve essere uno stimolo in per noi. Dopo Cosenza i ragazzi hanno voglia di rispondere sul campo. Hanno lavorato con grande voglia e intensità, c'è voglia di dare delle risposte sul campo, perché le prestazioni così altalenanti lasciano grande amarezze negli occhi e in tutti noi, poi di riflesso su tutto l'ambiente. Io pretendo sempre di più da me e dai ragazzi. Noi parliamo ogni settimana, il mio lavoro è quello di pretendere di più e migliorare ogni singolo ragazzo". Sul mercato appena concluso, dopo aver approvato ogni singola scelta come ha spiegato il direttore sportivo Mauro Pederzoli in conferenza stampa, Pecchia si esprime così: "Io ho sempre detto che abbiamo incontrato difficoltà durante il percorso, il fatto di non avere mai avuto la squadra a pieno regime. Sul mercato di gennaio ho delle considerazioni, cambiare, stravolgere è come buttare il lavoro di mesi. E ricreare un gruppo è sempre più complicato. Ho grandissima fiducia nei ragazzi, non li cambio con nessuno. Al di là del tre per uno, tre fuori e uno dentro, non cambio nessuno. Ed è condiviso perché per me l'aspetto del gruppo deve essere al di sopra del resto. Poi in giro ci sono tanti giocatori forti ma perché è arrivato uno che già conosco? Perché l'inserimento sarà più semplice, sia dal punto di vista tecnico che morale. Questo crea una forte identità e in questo abbiamo fatto grossi passi avanti. Ho fiducia vera nei ragazzi. L'obiettivo? Prima di tutto dare un'identità tecnica e questo lo abbiamo dimostrato. Magari non siamo riusciti a farlo per tanto tempo, ma abbiamo vinto partite sporche e partite essendo padroni del campo. Poi tante volte questo non lo abbiamo fatto e questo ci porta a una classifica del genere. Poi l'ambizione deve essere in noi stessi, ed essendo una squadra così giovane bisogna viverla e avere un'alta ambizione. Pretendere di più da noi stessi e alzare continuamente l'asticella".


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