Calcio

Squadra sgonfia, mentalmente e fisicamente: Iachini spera nel mercato

Il tecnico, dopo Perugia, ha ribadito che serve tempo e che si sta costruendo qualcosa che prima non c'era: una squadra

foto parmacalcio1913.com

Il Parma rimane fermo, intrappolato nei suoi timori risvegliati dal gol di Sgarbi, al 3’ del secondo tempo della partita con il Perugia. La squadra ha finito sulle gambe, rischiando di perdere la partita su un'azione sviluppata sull'esterno dagli ospiti, bravi a scappare alla gabbia lasciata aperta dal Parma, soprattutto dopo che il guardiano Schiattarella (lodevole per aver giocato condizionato da un problema all'adduttore) ha lasciato spazio a Juric. Mentalmente il gruppo è rimasto preda delle sue paure, risvegliate da un errore in fase di marcatura. E se le è portate fino a fine gara. 

Peccato, perché fino a lì qualcosa di meglio si era visto. La fiducia di Beppe Iachini nella visione prospettica del suo lavoro è positiva, serve per infondere sicurezza alla piazza e alla squadra, prima di tutto, rimasta ‘incatenata’ nelle sue incertezze. Ma alla lunga l’ottimismo di Beppe finisce per sbattere contro la realtà, che dice in questo momento di un Parma lontano da quello che vorrebbe essere: squadra sgongia fisicamente (si è visto nel secondo tempo) e soprattutto mentalmente. Perché al primo soffio di vento, le foglie con le quali si cerca di ripararsi dalla tempesta vengono spazzate via. “Non ci aspettavamo in questa situazione ma la Serie B è difficile - spiega Kyle Krause dopo il pareggio. Difficile come la Serie A. La cosa importante è continuare a migliorare - precisa il presidente”. Ma il tempo passa, le parole le porta via il vento e i risultati inchiodano i crociati a una classifica negativa.

Qualche segnale, timido, di ripresa c’è stato, ma l’eco si è spenta a fine primo tempo, quando Buffon (che ieri ha subito pochissimo) e compagni hanno amministrato bene la partita. Ma senza trarre granché di profitto. Il gol di Inglese (il secondo in quattro partite) resta la nota più lieta di un pomeriggio in cui si sono distintamente avvertiti i mugugni di uno stadio che è distante, lontano dalla squadra. Si ha l’impressione che in questo momento non si possa chiedere di più al gruppo. E Beppe Iachini sembra il classico studente che attende il break natalizio, per rimanere un po’ a casa e studiare per le interrogazioni di gennaio. Uno di quegli studenti arrivati alla fine del primo quadrimestre con l’acqua alla gola, certo non per colpa sua, che ha ereditato una situazione complessa. E’ a Parma da una quindicina di giorni, ma ha ribadito diverse volte la necessità di tempo.

Per aggiustare le cose serve quello, o la bacchetta magica che Beppe non ha di certo. E allora ben venga questa pausa, prima della quale bisogna arrivare ad ottenere il massimo da queste partite. Il fatto che Iachini abbia dato fiducia a Rispoli, giocatore che fino a giovedì si allenava in Sicilia con una squadra di Eccellenza, vuol dire due cose: che la squadra è a corto di esterni e che la situazione è abbastanza compromessa e si spera nel mercato. In quattro partite, i tre punti sono lo specchio delle difficoltà che sta attraversando una squadra costruita per ben altri traguardi. E che ora si trova a soli tre punti dalla zona playout. Non il Parma dei sogni.