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Il Parma aspetta LiZhang: ecco come possono cambiare le cose

Il numero uno di Desports sarà in settimana in città per definire tutto e chiudere l'operazione di acquisto della società

Hernan Crespo - foto D. Fornari

Il tempo delle vacanze è finito, il Parma entra nell'ottica della Serie B e lo fa in maniera concreta, ufficiale. Sarà una settimana importante per la proprietà che si prepara ad accogliere nuovi soci, come anticipato, per la società che dovrà in parte essere ridefinita nelle sue cariche e per il  diesse Daniele Faggiano. Già operativo nei giorni scorsi per formalizzare richieste e chiudere trattative. In questa settimana sono fissati una serie di incontri con agenti e direttori sportivi, rappresentanti di società con i quali sono stati intavolati discorsi in ottica di mercato, sia in entrata che in uscita. Ma andiamo con ordine.

Sarà questa, a meno di clamorosi dietrofront, la settimana in cui il Parma diventerà cinese per il 60%. Sono attesi infatti negli uffici di Collecchio gli uomini di Desports. Jiangh LiZhang, imprenditore che ha già acquistato il 30% della società, si farà accompagnare da Hernan Crespo (di recente in Cina per definire questioni societarie legate ad organigramma e budget) e da altri tre uomini di fiducia che saranno consiglieri d'amministrazione del nuovo Parma. Da questi incontri,  prenderà vita il nuovo asssetto societario dei crociati che prevede nove uomini all'interno del Consiglio di Amministrazione, come vi avevamo anticipato (leggi qui). Il vertice sarà appunto rappresentato da Jiangh LiZhang, presidente del Parma che avrà due vicepresidenti: da un lato, espressione della nuova proprietà, ci sarà Hernan Crespo che sarà vicepresidente esecutivo con delega alla parte tecnica che avrà pieni poteri. Tra questi anche quello di firma però con stretti limiti di spesa; dall'altro sarà eletto come vicepresidente un membro di Nuovo Inizio, che resterà appunto in società con il 30% delle quote e con qualche rappresentante. Secondo indiscrezioni, l'uomo che ricoprirà la carica, per garantire appunto continuità con il passato, dovrebbe essere Giacomo Malmesi che ricoprirà la carica di vicepresidente senza deleghe (probabilmente). Nel CdA sicuramente ci sarà spazio per Luca Carra, Amministratore Delegato del Parma assieme a un altro membro di Nuovo Inizio che dovrebbe essere Pietro Pizzarotti. Paolo Piva, consigliere d'amministrazione, dovrebbe rimanere nel CdA a rappresentare PPC, l'azionariato popolare che si tiene la sua fetta di 10%.

L'operazione è costata a Desport circa una quindicina di milioni di euro: cinque per il primo 30% acquistato a giugno, altri dieci per il secondo 30% (che verrà formalizzato il 6 di luglio, salvo clamorosi passi indietro). Con la conquista della Serie B il Parma ha acquistato per forza di cose un valore più alto rispetto a quello che poteva avere in Lega Pro, ovviamente. Uno dei primi obiettivi di Desports è quello di investire parecchio anche sulle infrastrutture, oltre che sul mercato. A cominciare dal Centro sportivo di Collecchio che era una priorità di Nuovo Inizio e che sarà una priorità della nuova proprietà. La prossima asta per l'acquisizione del centro sportivo, che potrebbe non essere l'ultima, è fissata per questo mese. Previste anche alcune migliorie allo Stadio Tardini nel programma di rinnovo delle infrastrutture. Lo stadio è di proprietà del Comune di Parma. Non potendolo acquistare, si punterà a una lunga concessione per apportare appunto degli abbellimenti alla struttura: negozi, ristoranti e altro per ampliare il valore del club in maniera ulteriore. 


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