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Genoa-Parma 1-3 LE PAGELLE | Bene tutti, che partita Stulac

Lo sloveno e Siligardi sugli scudi

Luca Siligardi e Bruno Alves - foto Ansa

Dal nostro inviato 

GENOVA - Ecco le pagelle di Genoa-Parma.

Sepe 6,5 - Malissimo nell'uscita al ventesimo, quando rimette in gioco la palla in bagher che favorisce il Genoa. Gli va bene al 24' quando il colpo di testa di Piatek finisce sul palo e balla sulla linea. Bravo su Lazovic nel primo tempo, da rivedere in qualche episodio in cui lascia a desiderare. Nel secondo tempo si rimette a posto e sventa due, tre tentativi niente male dei genoani, portandosi a casa la pagnotta.

Iacoponi 6 - Soffre in maniera terribile Lazovic quando lo punta e salta in maniera netta. Da una sua iniziativa nasce infatti il vantaggio di Piatek. Meglio sulle palle alte, quando è difficile superarlo. Preso di infilata da Criscito quando Ballardini passa al 4-3-3 per arginare le ripartenze crociate, soffre meno perché aiutato da Rigoni nel secondo.

Bruno Alves 7,5 - Un maestro nelle palle alte: stacca che è un piacere, comanda la difesa e fa sentire più sicuro anche Gagliolo che con lui al fianco sbaglia meno. Da applausi, tiene fisicamente il confronto con Piatek.

Gagliolo 7 - Errore in partenza che spalanca la porta a Piatek, poi sbaglia pochissimo. Anticipa, spazza, rincorre Kouame e fa la guardia sul Piatek indemoniato almeno nel primo tempo. Ballardini carica i suoi davanti, ma non trema mai. 

Gobbi 6 - Gestisce male qualche palla, sfruttando male lo spazio che ha davanti per avviare l'azione di contropiede del Parma che chiude sorprendentemente sul 3-1 il primo tempo.

Rigoni 7 - Gol a parte (da buon ex legatissimo a questa piazza non esulta), l'uomo della mediana sbaglia poco. Aiuta in difesa e chiude le linee di passaggio, cucendo in maniera ineccepibile il reparto di mezzo con la retroguardia. Il gol arricchisce la sua prestazione. 

76' Deiola 5,5 - Gioca pochi palloni e li gioca male.

Stulac 7 - Primo tempo importante da parte dello sloveno che si piazza in mezzo e fa legna. Intercetta palloni, riparte e fa a spallate. Il sombrero con cui si sbarazza di Medeiros è niente male. Nel secondo randella e si impone, anche se soffre un po' l'agonismo della squadra di Ballardini che non punge anche grazie a lui.

Barillà 6,5 - Quantità e qualità. E assist: quello che recapita sul testone di Ceravolo alla mezz'ora fa passare in secondo piano anche l'errore di Radu che esce male e propizia (come nel caso del primo gol) il tris del Parma. Poi partecipa e serra i ranghi, ma quanto corre. 

Siligardi 7,5 - Dov'era stato fino a questo momento? Perché Siligardi è stato messo fuori lista? L'uomo di raccordo tra i reparti, deputato a cucire e ad accorciare le distanze tra mediana e attacco, segna un gran gol: si beve Spolli, rientra sul mancino e calcia sul palo lontano. Lavora palloni in quantità industriale. 

Ceravolo 6,5-  Il primo gol in Serie A con la maglia del Parma (il quinto della carriera) probabilmente non lo dimenticherà mai. Gara di sacrificio la sua, con il solito corri corri e i pochi palloni lavorati, si sbatte ed esce con i crampi. 

66' Da Cruz 5 - Entra per tenere su la squadra. Non difende una palla che sia una.

Di Gaudio 6 - Gli manca quel pizzico per essere concreto ma diciamolo: se lo avesse sarebbe un giocatore da grandissima squadra. Nel Parma che sorprende a Marassi, gira bene anche lui. Gara di sacrificio e corsa, calcia poco ma crea pericoli. 

60' Bastoni - 

D’Aversa 7 - Se gli chiedete cosa significhi giocare bene a calcio lui vi risponderà che gioca bene chi vince. Punti ne ha fatti, bel gioco a tratti pure. Cinismo e sofferenza sono le sue virtù, ripartenze e corsa le armi migliori per schiantare un Genoa che a casa sua non ha mai tremato fino a oggi. Ed è andata sotto in maniera importante. Non era facile riprenderla dopo l'1-0 di Piatek, non è facile fare 13 punti in 8 gare e vincere a Marassi senza Inglese e Gervinho. Ha vinto. Ha ragione. 


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