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IL PAGELLONE | Promossi e bocciati di una stagione da dimenticare

Il Parma ha chiuso al 12esimo posto in Serie B. Nel complesso un'annata negativa, ma c'è qualcuno che si è guadagnato la promozione. Da questi bisognerebbe ripartire

foto parmacalcio1913.com

Il Parma saluta una stagione senza sussulti: dietro ai grandi proclami si nasconde tanta amarezza per non essere riusciti a centrare l'obiettivo minimo dei playoff. Un dodicesimo posto che sa di fallimento, a tutti gli effetti. Ma c'è anche qualche nota positiva da cui ripartire. Buffon, che ha annunciato sui social di voler ripartire con il Parma l'anno prossimo per correre verso la promozione, Bernabé, l'eredità più pesante lasciata da Maresca e qualche giovane di belle speranze come Benek e Turk. Promossi e bocciati di un'annata da dimenticare. 

Buffon 7,5 - Con il suo ritorno ha scritto una favola. Purtroppo per il lieto fine bisogna aspettare, ma Gigi le sue mani le ha messe in questa stagione disgraziata. Ha subito 27 gol, in 8 gare ha tenuto chiusa la porta. Ha cominciato con una super parata su Caputo in amichevole contro il Sassuolo, al Tardini. Ha proseguito poi per larghi tratti esaltandosi contro chiunque. A un certo punto, segnare a Buffon era diventato l’unico motivo per sfidare il Parma. Vuoi mettere fare gol al più forte di tutti i tempi? Roba da raccontare ai nipotini. Ha parato un rigore ad Antonucci del Cittadella, uno a Gliozzi del Como e uno lo aveva parato anche a Di Carmine della Cremonese. Ma questo non vale ai fini statistici, l’arbitro ha fatto ripetere e l'attaccante ha calciato fuori.  Ha salvato il risultato contro Frosinone e Benevento all'andata e tante altre volte ha limitato i danni. A 44 anni si è guadagnato il rinnovo, mostrandosi quasi sempre fresco. In mezzo a tantissime cose buone ci sono i 4 gol incassati a Lecce e l’infortunio di Perugia, ma Gigi resta sempre la pietra dalla quale ripartire per costruire il sogno promozione.

Colombi 6 - La vita del secondo portiere non è facile. Giochi poco, ti alleni tanto. Ma il ritmo partita non lo puoi avere, naturale. Va detto che è stato penalizzato anche da un lunghissimo infortunio che lo ha costretto a stare fuori praticamente per tutta la seconda parte di stagione. Ha subito 7 gol in 3 presenze, 4 dai calciatori della Ternana.

Turk 7 - A 18 anni si è ritrovato per caso vicino a un collega come Buffon, figura da venerare per tutti i portieri giovani come lui. E non solo. Martin si è dimostrato di ferro, ha rischiato di sciogliersi solo quando si è trovato davanti Gigi, non certo in campo. Personalità, coraggio, determinazione, tutto quello che serve per diventare un portiere forte. La tecnica è un po’ grezza, ma ci si può lavorare alla grande. Nove presenze, tante cose buone, le ultime a Crotone. Quando non serviva a niente, ma è sempre meglio farsi trovare pronti. Anche se ti chiamano quando la festa è già finita. Della stagione 'extra-ordinaria' del Parma, lui è una delle massime espressioni: un terzo portiere con 9 presenze, 9 gol subiti e 3 clean sheet è complicato da trovare. Iachini aveva chiesto un terzo portiere esperto, si è ritrovato con Turk lanciato senza paura. E Turk lo ha ripagato.


DIFESA

Cobbaut 6 - Il belga al primo anno in Italia non ha demeritato. Ha praticamente sempre giocato (36 gettoni), ha segnato 2 gol e offerto 3 assist ai compagni. Ha fatto il terzino sinistro nella difesa a quattro, il centrale di sinistra in quella a tre. Si sta specializzando. Diversi gli errori, ma in un’annata così disastrosa con il fisico e la forza ha sopperito alla mancanza di tecnica. Da affinare l’anno prossimo, probabilmente verrà riscattato.

Osorio 5 - Per il curriculum che ha, si pensava legittimamente facesse meno fatica in Serie B. Ma l’andamento lento (eufemismo) della scorsa stagione è stato arricchito anche da una confusione di base importante, che ha tracimato nella notte di Cremona. Da allora, tra infortuni e mancanza di sicurezza, non si è più ripreso.

Danilo 6 - In affanno diverse volte, decisivo in altre (poche). La sua esperienza e il suo carisma alle volte sono mancate. Nella primissima parte della stagione le idee di Maresca non erano confacenti alle sue caratteristiche, poi il Parma ha cambiato sentiero e lui si è assestato. Ha finito stringendo i denti, per un guaio al piede. Ci si aspettava di più da uno con il suo curriculum.

Oosterwolde 5 - A lungo oggetto misterioso, quando ha giocato si è capito perché. Buona gamba, gran fisico ma nel calcio serve anche altro. Magari questi sei mesi gli sono serviti per il rodaggio… .

Costa 5,5 - Il mercato di gennaio ha regalato solo dispiaceri. Lui è tra questi: fermo da maggio del 2021, Costa ha dato pochissimo anche a causa di un problema accusato quasi subito. Non si può dire sia stato un rinforzo.

Delprato 7,5 - Soldato fidatissimo, prima di Maresca, poi di Iachini. Duttile, lucido, pulito quando serviva esserlo, sporco quando c’era bisogno. La sua ‘esperienza’ in Serie B ha pesato parecchio, in senso positivo. Ed è sicuramente una delle pochissime note liete (classe 1999) di una squadra che spesso ha sbagliato a interpretare lo spartito. Il Parma vuole riscattarlo, fa bene. Chi, a 22 anni, gioca con quella sicurezza da terzino destro, da centrale a tre a destra e a sinistra, da terzino sinistro e da centrocampista? Pochissimi.

Coulibaly 5,5 - Ha giocato 22 partite, mostrando in alcune di esse anche cose buone. In altre si è dimostrato inaffidabile. Il fatto che possa giocare a destra e a sinistra è un grande pregio sul quale lavorare. Ha una buona corsa e una discreta tecnica di base. Ma sembra non essere pronto per la battaglia della Serie B. Non sempre attento dal punto di vista tattico, anche lui figlio di un mercato sbagliato. Il tempo - dato he ha 22 anni - è sicuramente dalla sua parte.

Rispoli 5 - Arrivato da svincolato, prima dell'apertura della finestra di mercato invernale, Rispoli ha impattato subito bene. In una squadra giovane e inesperta, la sua conoscenza è sembrata subito poter tornare utile. Ma ha pagato (meno di Costa) la lunga inattività a causa della quale non poteva certo avere il ritmo partita. Al Parma serviva gente pronta, lui pronti via lo è stato, ma poi si è sgonfiato troppo presto, perdendosi tra errori tecnici e tattici.

CENTROCAMPO

Sohm 5  - La sua stagione va pesata: prima terzino destro, ruolo non suo, in nome di un calcio posizionale che non ha attecchito. Maresca ha voluto provarlo in quella posizione forzandone l’adattamento, ma le caratteristiche di Sohm hanno detto che l’esperimento è fallito. E non certo per colpa sua. Meglio palesemente da centrocampista centrale, ruolo che sa interpretare meglio. Ma anche li ha mostrato qualche balbettio. Se al gran fisico unisse anche un po’ di tecnica e rapidità nel pensiero, sarebbe elemento valido e interessante. Al suo secondo anno in Italia erano attesi dei miglioramenti, che però non si sono visti nelle 28 presenze .

Juric 5,5 - Non è soddisfatto neanche lui della sua stagione, lo ha detto dopo Crotone. E ha ragione. Ha giocato praticamente sempre, 36 presenze, ma poche volte si è dimostrato all’altezza delle situazioni. Mediano di rottura, in alcune circostanze ha fatto valere il suo gran fisico (ha segnato 3 gol e indirizzato ai i compagni 2 assist). Ma nel complesso non può dirsi che la sua sia stata una stagione positiva. All’inizio tanti errori. Gli va dato atto che era alla prima esperienza in Italia. Non era l’unico, ma qui non ha colpe.

Schiattarella 4,5 - E’ la grande delusione della stagione. Le aspettative sul suo conto erano elevate, ha sempre brillato negli anni precedenti. Ha finito a Benevento con qualche ruggine, ma si è sempre distinto soprattutto per personalità. Qui è stato inghiottito dal flusso anomalo di una stagione cominciata sotto la tempesta, limitato da qualche acciacco del passato mai smaltito. Pochi squilli, qualche volta ha fatto valere il suo dinamismo, ma non ha quasi mai convinto. E’ sparito poi a causa di un lungo infortunio.

Bernabé 7,5 - L’eredità che ha lasciato Enzo Maresca al Parma è promettente. Probabilmente il suo più grande rammarico è quello di non averlo avuto a disposizione. Ma sarà stato contento di vedere il suo pupillo superare brillantemente il problema fisico che lo ha costretto a rimanere fuori per tutta la prima parte di stagione. Iachini gli ha dato la struttura di un regista, lavorando su tecnica individuale, postura spalle alla porta. Lui ci ha messo la saggezza di un veterano, la tranquillità di un centrocampista navigato (ha solo 19 anni, straordinario) e la sua visione verticale maturata all’ombra di Guardiola. La sua forza? La tranquillità e il voler fare le cose semplici, mai banali. 16 presenze, 5 gol e un assist: biglietto da visita pesante.

Vazquez 7,5 - El mudo con 14 reti ha tenuto a galla, come Buffon e Bernabé in momenti diversi della stagione, la baracca. Leader tecnico, alle volte indolente ma spesso decisivo per il Parma. Ancora di più con Iachini che lo ha spostato sulla trequarti in pianta stabile, dispensandolo dai compiti difensivi della mezzala. Tasso tecnico sopra la media, i compagni non sempre lo hanno seguito. Dispiace come della sua annata migliore il Parma non abbia saputo trarre vantaggio.

Brunetta 5 - Deludente, come la maggior parte dei suoi compagni. Se la A gli stava larga, la Serie B ha ulteriormente sottolineato che da lavorare c’è ancora tanto. Ma se tanti suoi compagni erano alla prima esperienza e potevano esibire un mezzo alibi, lui al secondo anno non ha mostrato miglioramenti. Maresca lo vedeva mezzala, troppo leggero e inaffidabile tatticamente per ricoprire quel ruolo. Iachini lo ha impiegato spesso a gara in corso, come vice Schiattarella prima di scoprire Bernabé. Ha calciato sulla traversa il rigore contro il Cittadella, in pieno recupero. Poteva essere un’altra stagione per lui, per il Parma. Ma la delusione non passa certo da questo episodio.

Felix Correia 5 - Inconcludente, come i suoi dribbling. Carta utilizzata a gara in corsa spesso, poche volte ha fatto saltare il banco. Tornerà al mittente (era in prestito dalla Juventus Under 23).

Man 6,5 - Media tra una prima parte di stagione claudicante e una seconda più concreta. Con Maresca era partito fortissimo: gol contro il Frosinone, si è ripetuto con il Pordenone due giornate dopo. Poi il Covid lo ha frenato, qualche atteggiamento non proprio ligio ha costretto Maresca a parcheggiarlo in panchina. Sembrava ai margini del progetto anche con Iachini che alla fine, anche perché è rimasto, lo ha recuperato alla grande, dal punto di vista psicologico. Trasformandolo in un quinto attento, efficace. Certo, ne ha limitato le caratteristiche di giocatore offensivo, nasce pur sempre esterno d’attacco. Ma Beppe ha recuperato un calciatore dal grande potenziale che a Parma non è mai esploso.

ATTACCANTI 

Pandev 5 - In undici presenze, un solo gol. Nella sua mezza stagione al Parma, Pandev ha avuto qualche problema fisico di troppo, ha saltato sette partite e in quelle che ha giocato non ha potuto incidere perché chiaramente indietro di condizione. Doveva essere la seconda punta di raccordo, presa all’ultimo nel mercato di riparazione per regalare a Iachini un’opzione. Non ha funzionato.

Tutino 5 - Si è portato dietro l’etichetta di miglior attaccante della Serie B, tradendo le attese. E per questo sarà ancora più arrabbiato. Non lo ha aiutato il modo di giocare di Maresca, che forse aveva bisogno di un attaccante più propenso al dialogo, non lo ha aiutato il gioco di Iachini che lo ha contemplato poco. A un certo punto è stato anche invitato a cambiare aria dal'allenatore, segno che il tecnico voleva puntare su altre caratteristiche. Tutino è rimasto, giocando parecchi scampoli di partita anonimi. Difficile incidere in poco tempo. Ma va detto che neanche lui ha aiutato il Parma e i suoi allenatori in una stagione senza sussulti. 27 presenze, 6 gol, diversi i ruoli interpretati: seconda punta, prima punta, esterno nel tridente, esterno nel 4-2-3-1. Niente, quest’anno non ha funzionato neanche lui.

Inglese 5 - Maresca gli ha dato fiducia sempre, anche gestendolo. Era il giocatore da recuperare, l’investimento più caro da proteggere e rivitalizzare dopo un paio di stagioni lontano dai campi. Anche Iachini ci ha puntato. Ma sul più bello, mentre stava sterzando con decisione, è stato tradito dalla condizione fisica.

Simy 4,5 - L’acquisto principe, seppure in prestito, del mercato di riparazione ha fruttato pochissimo. I suoi 40 gol in due anni non sono stati cancellati certo da cinque mesi bui. Tenebrosi. Ma a Parma, Simy è stato travolto dalla negatività che aleggia a Collecchio. Con un gol all’attivo, l'ex Crotone ha alimentato i rimpianti e disatteso le aspettative. Svuotando lentamente le speranze del Parma di agguantare almeno i playoff  sgonfiate dagli sbagli sotto porta del nigeriano che per diverso tempo era stato un giocatore in grado di spostare gli equilibri in questa categoria. 

Benedyczak 6,5 - Sei gol, 31 presenze. Tante speranze in questo ragazzo polacco elegante, forte, che attacca la profondità. Un po’ acerbo sotto porta, ma in un campionato totalmente diverso da quello in cui era abituato a giocare, Benek è stata una grande sorpresa: positivo. Una delle poche intuizioni in chiave mercato. Che torna utile anche l’anno prossimo, quando avrà già alle spalle un campionato e tanto lavoro.

Mihaila 5,5 - Mezza stagione con il Parma, due gol e un assist. A un certo punto era l’uomo in più per Maresca, utilizzato largo nel tridente nel 4-3-3, da esterno nel 3-5-2. Meglio con la prima formula. Iachini non l’ha praticamente mai avuto a disposizione. Aveva in testa di fargli fare la seconda punta, ma poi è passato all’Atalanta. Dove ha giocato con il contagocce.

Bonny 5 - Fisico promettente, ancora troppo acerbo. Ma si parla un gran bene del ragazzo, anche se è apparso inadatto al ‘combattimento’ della Serie B.

GLI ALTRI

Balogh 6 - Quattro presenze, con lui il Parma non ha mai perso. Ha esordito con Maresca a Frosinone, poi tra panchine e qualche guaio fisico ha visto il campo pochissimo. Ha 19 anni e tutto il tempo per confermarsi a certi livelli.

Valenti 5 - Nella stagione precedente, Valenti aveva fatto assai male. Quest’anno l’infortunio lo ha tenuto alla larga, purtroppo, dal campo. Ma nelle pochissime apparizioni (2 in Serie B, 5 con la Primavera 2) ha rischiato di ripetersi. Resta una delle più grandi delusioni, soprattutto fuori dal campo.

Traoré sv - Oggetto misterioso, per lui solo qualche minuto: troppo poco per giudicare.

Camara 5 - Maresca ci puntava, Iachini preferiva giocatori più pronti ma gli ha dato fiducia. Deve crescere fisicamente e mentalmente, soprattutto. Per la cura della tattica c’è sempre tempo.

Cassata sv - Il suo unico spezzone sembra una scena da film. Entra e gli rubano il pallone che al tramonto della partita d’andata con il Crotone costa l’1-1 al Parma. Poi sparisce per colpa di una microfrattura al piede che si trasforma in frattura che lo tiene fuori per tutta la seconda parte della stagione. Altro acquisto no.

Zagaritis sv - Pochi scampoli, come l’anno scorso.

Dierckx sv - Sempre fuori, tra panchina e infermeria.

Daniele Iacoponi 5 - Troppo acerbo per la Serie B.

ALLENATORI 

Maresca 5 - Arrivato con grande aspettativa mista a scetticismo per via della sua giovane età e della poca esperienza, Enzo ha dato un’impronta che la squadra non ha recepito. Va detto che ha cominciato a lavorare con una squadra che poi lentamente ha perso i pezzi, ma il suo lavoro è stato ostacolato anche dall’obbligo che il Parma ha sempre avuto di dover vincere il campionato. Mentre lui predicava calma per innaffiare le sue idee, il mondo intorno correva veloce. Esperimento rimandato, in 13 partite ha raccolto 17 punti. 1,30 punti a partita.

Iachini 5,5 - Chiamato per risollevare il Parma, traghettandolo in Serie A e passando dai playoff dopo la falsa partenza, Beppe ha fallito la missione. A livello di prestazioni e compattezza difensiva il Parma è migliorato, ma la classifica ha sempre pianto. E con la sua media punti di 1,28 a partita, ha fatto peggio di Maresca. Il suo pedigree era di sicuro garanzia di successo, ma se neanche lui è riuscito a rianimare la squadra, significa che la squadra non era proprio pronta per certi voli. Penalizzato dai tanti infortuni, toccherà a qualcuno dopo di lui risolvere il problema e restituire al calcio che conta il Parma. 


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