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Nuovo Tardini, c'è l'esposto Anac. Il Parma: "Noi siamo in regola"

Il vice sindaco Marco Bosi ha annunciato in commissione di voler andare avanti

L'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha chiesto chiarimenti riguardo un ipotetico mancato possesso dei requisiti del Parma, come soggetto proponente del progetto Stadio. Lo annuncia il vicesindaco, con delega allo Sport, Marco Bosi, durante la seconda commissione consiliare dedicata al Tardini. "Dobbiamo capire chi ha presentato l'esposto. Diciamo che non mi sono stupito, c'è gente che fa politica mediante esposti, ma noi non abbiamo nulla da nascondere. Anzi: ci è arrivata anche una lettera formale della società Parma Calcio che interviene sul tema dei requisiti".

"Da parte nostra c'è tanta fiducia - spiega il Chief Operating Officier del Parma Calcio, Stefano Perrone -. Abbiamo chiarito la nostra posizione mediante una lettera con più di 100 pagine: siamo in una fase di progetto preliminare. L'avvocato Rutigliano che assiste la società Parma Calcio, ci tiene a precisare che la verifica dell'Anac "non sospendo alcun procedimento. Siamo molto tranquilli perché l'accertamento dell'Autorità consentirà di chiarire la situazione. Il progetto si divide in tre fasi e soltanto a partire dalla seconda, quella in cui si dovrà presentare il progetto definitivo che comprende anche le garanzie economiche, ci dovrà essere un proponente con determinate caratteristiche tecniche. In ogni caso ci sarà comunque un appalto con regole simili a quelle dei lavori pubblici. I consiglieri, Jacobazzi e Massari del Pd, Roberti di Gruppo MIsto, vorrebbero che la procedura del progetto preliminare che arriverà in comune l'8 novembre fosse sospesa. 


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