Sport

Parma-Ancona: Figc, Gico e Interpol aprono un'inchiesta

Il Gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata, aggregato alla struttura del Viminale che indaga sui flussi informatici delle scommesse, si muove assieme alla Polizia Internazionale

In questa situazione c’è un aspetto che non è chiarissimo e che è abbastanza preoccupante: se a Pozzuoli centinaia di scommettitori hanno azzeccato il risultato esatto, come scrive Il Mattino, incassando cifre che oscillano da 100 a 225 mila euro a testa, quante decine di milioni di euro sono state riversate sui conti correnti degli abitanti del quartiere? Cifre enormi che per ora non sono state confermate, anche perché il condominio fortunato di cui si parla dovrebbe avere un bel po' di euro a disposizione per metterli sul piatto e fidarsi di una soffiata davvero invitante. A Pozzuoli, se così fosse, ci sarebbe da camminare su tappeti d'oro e anche coloro che hanno intascato 100 mila e 225 mila euro a testa, quanto avrebbero dovuto giocare in una o più puntate? In attesa di capire cosa sia veramente accaduto, la Figc, in un'attività congiunta con G.I.C.O.  e Interpol, si muove per fare chiarezza, la stessa richiesta a gran voce dal capitano del Parma, Alessandro Lucarelli e dalla società crociata.

Parma-Ancona finisce in un’informativa dei carabinieri che hanno cominciato ad acquisire materiale dopo il tanto clamore mediatico scaturito in seguito al risultato del Tardini. Lo riferisce sempre Il Mattino, fornendo altri particolari interessanti di una vicenda che assume contorni sempre più scuri. Secondo quanto riferisce il quotidiano partenopeo, le forze dell’ordine avrebbero acquisito le matrici dei tagliandi vincenti e avviato i controlli antiriciclaggio sulle vincite superiori ai tremila euro, ascoltando anche dei personaggi pregiudicati della zona. L’obiettivo delle indagini è quello di capire chi abbia fornito la soffiata vincente.

Il Mattino parla addirittura di una telefonata emersa da un tabulato telefonico partita da Pozzuoli alle 19:44 di sabato con la quale il responsabile locale dei tre centri di scommesse Intralot, Dario Lubrano, segnalava al responsabile trading Italia della società di betting la presenza di “strani personaggi fuori la sede di Licola sul litorale domitio-flegreo che chiedevano con insistenza di puntare 100 euro a testa sulla vittoria secca dell’Ancona”, con un gol nei minuti di recupero.

Intanto i carabinieri e la Procura di Napoli stanno lavorando alacremente per riuscire a scoprire cosa è veramente successo nei giorni scorsi e soprattutto per scoprire chi abbia messo in giro quella voce e che legami avesse con il mondo del pallone. Non c’è nessun indagato al momento, tantomeno le società calcistiche che sono da considerarsi estranee ai fatti. Ma i carabinieri hanno acquisito gli atti, la Procura di Napoli tecnicamente non ha ancora aperto fascicoli di indagine mentre inchieste sarebbero state avviate dal Procuratore Federale Giuseppe Pecoraro a capo della Figc, dal Gico, (Gruppo di Investigazione sulla criminalità organizzata aggregato alle strutture del Viminale che indaga sui flussi informatici delle scommesse) e da Interpol, che si 


Si parla di