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Basta Mihaila: con il Lecce finisce 1-0 ma c'è tanto Parma

Il gol del romeno al 5', su giocata meravigliosa di Vazquez, vale la seconda vittoria in tre amichevoli. Si vedono segnali di Pecchia

Il prato del Tardini

Il Parma vince e convince. Ed pare già in forma campionato. Manca poco all’esordio ufficiale, una settimana, poi sarà Coppa Italia a Salerno. Per l’esordio con il Bari in casa, il 12 agosto, Pecchia vuole tutti tirati a lucido. Il gol di Mihaila al 5’, su giocata telecomandata di Vazquez, è servito a ribadire che la strada è quella giusta da seguire. Pressing, riconquista, verticalità e trame studiate. Per tutto il resto c’è el Mudo.

Il Parma del primo tempo ha in campo otto calciatori su undici che l’anno scorso hanno finito il campionato al 12esimo posto. Ma nessuno se ne accorge. E’ come se Pecchia in tre settimane avesse montato un nuovo chip nella testa dei suoi ragazzi. Lo si vede anche dall’aggressività con la quale vanno a caccia di tutti i palloni mezzi e mezzi, dalla voglia di recuperare e di verticalizzare. Una volta ci ha provato anche Chichizola, cosa che faceva anche Carnesecchi a Cremona, e per poco il Parma non passa in vantaggio grazie a Mihaila che si presenta da solo davanti a Falcone e lo colpisce. La partita la fa con personalità la squadra di Pecchia. Comanda il gioco e tesse trame riconducibili alla sua idea di calcio. Il Lecce è tutto nelle sventagliate di Askildsen a cercare Di Mariano. Di la il Parma soffre (per modo di dire) quando deve accorciare con Delprato, ma alla fine regge.

Sprazzi di Pecchia però si vedono in continuazione. Palla avanti e palla dietro a liberare il terzo uomo che arriva puntuale, pochi tocchi, il compagno che si propone e la gamba che regge per almeno un’ora. Unica cosa da rivedere: il ruolo di Bernabé. Lo spagnolo sull’esterno non ha mostrato il suo lato migliore. Abituato a vivere in mezzo al campo, a dettare tempi di gioco a essere riferimento per i compagni, Adrian ha provato solo una volta a far venir giù lo stadio: quando ha calciato di prima intenzione verso Falcone quasi da centrocampo. Peccato che il pallone sia terminato fuori. Per il resto da segnalare la solita immensa classe di Vazquez. Quella forse non fa più notizia. La palla che al 5’ mette in porta Mihaila per il gol dell’1-0 è da campione. Come un giocatore di biliardo, stecca in mano e palla in buca d’angolo. Mihaila non deve far altro che metterla dentro. Logica conseguenza di una giocata da campione. Prima della girandola dei cambi, entrano Tutino, Coulibaly e Man per Benek, Delprato e Bernabé, Chicizola blinda l’1-0 con un’uscita sul Helgason. Un buon test contro un avversario che di Serie A che però non ha fatto vedere la differenza di categoria.


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