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Vigilia contro il Bologna, Donadoni: "Se ti rilassi, butti tutto, ora concentriamoci"

Con i rossoblu il tecnino lombardo si affiderà ancora alla coppia Sansone-Cassano. La squalifica di Gargano potrebbe essere l'unica variante, con un rientro al 3-5-2 possibile: "Non abbiamo una fisionomia definitiva"

Nel segno della continuità. Donadoni e il Parma se lo augurano, ora bisogna pedalare e arrivare in cima perché la partita più difficile non è quella con il Napoli o con il Bologna, la partita da vincere è trovare la trovare la continuità. "E' una parola un po' inflazionata per tutti - spiega il tecnico nella conferenza stampa della vigilia - ma è normale e logico venga utilizzata. Spesso però viene abbinata al risultato e non al modo di esprimere la prestazione, è fondamentale che ci sia sempre un certo modo di stare in campo. Noi abbiamo fatto un ottimo risultato a Napoli e ci deve far capire che impatto dobbiamo avere sulla gara, domani non si può prescindere da quello. Fisicamente e mentalmente stiamo tutti abbastanza bene, oggi faremo un lavoro di rifinitura che verrà completato domani in mattinata. Dobbiamo prepararci bene, perché il Bologna è in grande forma fisica e dobbiamo controbattere, mettendo poi in evidenza le nostre peculiarità".

SQUADRA, ORA CORRI - E indipendentemente dall'avversario, "vi dico sempre che ci basiamo sul nostro lavoro e non sull'avversario", il tecnico vorrà vincere questo derby che, lo scorsa stagione è andato storto proprio nel giorno più importante, la festa per il ventennale di Wembley, affidandosi agli uomini migliori che, potrebbero essere quelli che hanno sfilato al San Paolo: "Ho avuto buone risposte, tutti hanno le stesse chances di giocare e questo aumenta la competitività durante gli allenamenti. Dobbiamo pensare a noi e non alla squadra avversaria, ben sapendo che loro hanno determinate caratteristiche. Se il nostro impatto iniziale alla gara è quello di sabato scorso, ci creeremo dei presupposti positivi. Dobbiamo lavorare su noi stessi. E' giusto che ci sia entusiasmo, serenità e ottimismo dopo Napoli ma non deve fare calare la tensione. Serve più pignoleria e attenzione ai particolari, meno superficialità, altrimenti ci troveremo a parlare di altre occasioni sprecate senza aver imparato nulla dal recente passato".

E' LA TESTA CHE CONTA - Nel segno della continuità e nel concetto di squadra, senza stare a pensare al modulo, dettato dalla contingenza del momento. Quella è l'ultima cosa per il tecnico, "Abbiamo giocato partite giuste anche con il 3-5-2, per questo non è importante il modulo ma come viene interpretata la gara. Non abbiamo una fisionomia definitiva e questo è un vantaggio che dobbiamo sfruttare. Bisogna avere il desiderio di fare una grande partita. Il Bologna arriva da una eccellente contro una squadra che lotta per vincere il campionato". 

SANSONE? COME GLI ALTRI -  E fino ad ora Sansone lo è stato, sotto il profilo dell'impegno: "Fino a due settimane entrava a intermittenza, sabato ha disputato una buona prestazione dal primo minuto: ha dei margini, deve migliorare, ma è la dimostrazione che serve pazienza e non si deve mai mollare. E' l'approccio che devono avere anche gli altri compagni. Capisco chi gioca meno, ma non ci sono altre vie che l'impegno continuo. Staccare la spina agevola solo il compito di chi gioca e di chi fa le scelte. Interferenze all'esterno? Lasciano il tempo che trovano, non ci hanno minimamente disturbato".

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